Storie di Calcio

15 Dicembre 1991: il Foggia di Zeman firma un pirotecnico 3-3 al San Paolo

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“Bisogna riconoscere che questo Foggia non è mai morto, anzi. Più fai gol e più continua ad attaccare”

Le parole del grandissimo gestore chiamato Claudio Ranieri risuonavano come una sentenza, perfetta analisi di una squadra partita in sordina e da pura matricola e pian piano salita agli onori della ribalta.

Un gioco spumeggiante, quello dei ragazzi di Zeman. Un gioco a tratti spericolato ma sempre organizzato, fondato su una zona incredibilmente pura e su un attacco tra i migliori del campionato.

Il Napoli, nella stagione che lo vedeva ormai orfano del suo condottiero argentino, aveva iniziato quell’incontro del 15 Dicembre 1991 con il piglio giusto, deciso a prendersi tre punti fondamentali per la corsa alle prime posizioni, dopo il 4-0 rifilato al Cagliari una settimana prima.

La matricola pugliese, invece, continuava il suo campionato innovativo, quasi da perfetta sconosciuta. Alla fine raggiungerà un incredibile nono posto, sfiorando anche una finale di Mitropa Cup.

Vantaggio partenopeo con Padovano, lesto e bravo a sfruttare un passaggio filtrante del sempre eterno Alemao. Poi il raddoppio, siglato con tanta fortuna dal talentoso Careca, infilatosi tra le maglie rossonere e incolpevole protagonista di un rimpallo fortunoso, su respinta di Mancini. Il Foggia avrebbe prima ridotto lo svantaggio grazie al gol di destro di un biondino con il numero 11 e poi avrebbe subìto il 3-1 ancora su colpo di testa di Careca, questa volta autore di uno stacco imperioso, su cross dalla sinistra.

Dalla possibile vittoria con scarto, però, si passò ben presto al pareggio definitivo.

La Zemanlandia era iniziata e gli attaccanti non potevano certo tirarsi indietro. La filosofia dell’attacco era sempre dietro l’angolo, specie in situazioni critiche come quelle del San Paolo. E così prima Shalimov e poi Signori firmeranno il definitivo 3-3 con due perle di destro e sinistro, su incursioni orchestrate magistralmente dal centrocampo del diavoletti pugliesi.

 

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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