La Penna degli Altri

19 maggio 1990 – L’addio a Rulli: “Lotteremo ancora per imitarti…..Roberto vive”

Published

on

LAROMA24.IT (Federico Baranello) – Ogni tifoso romanista presente all’Olimpico ha fatto l’abitudine, per anni e anni, a voltarsi vero la Curva Sud e vedere sotto il tabellone luminoso lo striscione più grande di tutti: “Brigata Roberto Rulli“. E’ il ricordo scritto di un ragazzo scomparso il 19 maggio 1990, esattamente venticinque anni fa.

Ma chi è Roberto Rulli?

Rulli è il fondatore, nel 1972 quando aveva appena tredici anni, dei Fedayn. Il gruppo, posizionato sul mitico muretto 17 della vecchia curva, aveva connotazioni politiche di sinistra ed era composto per lo più da ragazzi provenienti dal quartiere Quadraro-Cinecittà.

Giornali e telegiornali dell’epoca facevano spesso riferimento ai Fedayn indicando un gruppo terroristico di liberazione palestinese. Proprio Rulli, in un’intervista del 1977 rilasciata a “Giallorossi” spiega il perché fu scelto quel nome:

Noi del Quadraro già cinque anni fa ogni domenica seguivamo la Roma. Alle dieci eravamo davanti allo stadio. La gente che ci vedeva per la strada, in quel periodo che la nostra squadra non andava molto bene, ci dava dei suicidi, dei “Kamikaze” e ci diceva “Siete peggio dei Fedayn”. Da allora questo nome che ci avevano affibbiato ci è piaciuto e lo abbiamo tenuto”.

E ancora: “Secondo noi essere veri tifosi significa anche sacrificarsi per la propria squadra. Purtroppo molta gente non è disposta a far ciò. Inoltre io ho una mia concezione particolare di come dovrebbe essere inteso il club. Per me non dovrebbe essere solo un luogo di ritrovo dove parlare della Roma e dei suoi problemi, ma deve anche essere uno spazio aperto ai problemi del quartiere e della città. In tal senso noi stiamo organizzando delle iniziative di sport popolare in modo che tutti i cittadini siano dei veri sportivi, cioè facciano realmente dello sport“.

Io sono romano e come tale voglio che il nome della mia città prevalga sempre su qualsiasi altro. Quando la Roma vince per me è l’intera città che ha sconfitto quella avversaria. Questa è la miglior soddisfazione che possiamo avere. Quindi noi consideriamo i giocatori solo gli alfieri con i quali la Società porta in alto il nome della nostra amata città. Ribadisco quindi che non consideriamo affatto idoli queste persone“.

Alla fine del 1976, insieme ad altri tifosi rappresentativi della Sud, collabora alla costituzione di un unico gruppo in Curva. Nasce cosi il 9 Gennaio del 1977 il “Commando Ultrà Curva Sud”. Nonostante ciò i Fedayn conservano il proprio striscione e la propria identità.

Noi siamo tutti dei veri Romani” dice “e per nostro carattere siamo portati a seguire l’istinto e la spontaneità. Le strutture troppo stabili e le programmazioni non fanno per noi. Siamo per un’organizzazione volante del tifo”.

I compagni di Curva non lo hanno mai dimenticato e così dall’ottobre ’99 il mega striscione che richiama il suo nome è presenza fissa in Sud. Oppure in un Roma-Atalanta del 2002 (il 16 marzo per l’esattezza) un altro striscione: “Roberto Rulli: in questo giorno di festa non dimentichiamo le tue gesta. O ancora nell’anniversario del 35° anno dalla nascita dei Fedayn: “Nessuno può andare così lontano da essere dimenticato. Roberto Rulli con noi!“. O anche nel ventennale della sua scomparsa, in occasione di Roma – Cagliari del 9 Maggio del 2010, la sua gli ha tributato l’ennesimo atto d’amore: “Lotteremo ancora per imitarti…..Roberto vive“.

(foto lamiaroma.it – asromaultras.org)

più letti

Exit mobile version