SPAREGGI PROMOZIONE: dal ’49 ai giorni nostri. Catania, a Taranto l’ultima gioia - Gli Eroi del Calcio
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SPAREGGI PROMOZIONE: dal ’49 ai giorni nostri. Catania, a Taranto l’ultima gioia

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Il portale tuttocalciocatania.com ricostruisce sapientemente gli spareggi promozione del Catania da ’49 ai giorni nostri..

TUTTOCALCIOCATANIA.COM (Livio Giannotta)

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Curioso lo spareggio tra Catania e Avellino, valido per l’accesso alla Serie B, disputatosi all’Arena Civica di Milano il 29 luglio 1949. Vinsero gli irpini in virtù della rete siglata da Fabbri nel finale ma, a causa di un illecito sportivo commesso contro lo Stabia, i campani furono declassati in Promozione ed il Catania salì in B. Il 28 luglio 1953 il Catania allenato da Fioravante Baldi si giocò il pass per la Serie A. Terminato il campionato al secondo posto, a pari merito con il Legnano (quota 41 punti), si rese necessaria la disputa di uno spareggio sul neutro di Firenze. Tantissimi tifosi catanesi raggiunsero l’impianto sportivo fiorentino, ma il verdetto del campo sancì il successo della formazione lombarda per 4-1. Il match si decise praticamente nel giro di 12 minuti: Manzardo, Palmer, Mion e ancora Palmer a segno tra il 29’ e 41’. Nella ripresa il Catania reagisce ma trova la via del gol soltanto al minuto 74 con l’attaccante romano Sergio Quoiani.

Non andò bene nell’estate 1978. I rossazzurri guidati prima da Carlo Matteucci e successivamente da Guido Mazzetti, vinsero il torneo di Serie C con 52 punti in classifica ma a pari punti con la Nocerina. Per la promozione fu decisivo lo spareggio, giocato a Catanzaro il 18 giugno 1978, che vide prevalere i campani per 2-1. Il Catania passò in vantaggio con Bortot, prima che i molossi pareggiassero con Bozzi su rigore e andassero a segno nella ripresa con Spada. Nacque proprio in quell’occasione l’ormai storica amicizia tra tifosi nocerini e catanzaresi. Una delle emozioni più grandi della storia dell’Elefante, invece, fu provata negli spareggi promozione per la A del 1983. Prima il 18 giugno piegando la resistenza del Como all’Olimpico di Roma con Crialesi. Poi, il 25 giugno, pareggiando a reti bianche al cospetto della Cremonese, nel medesimo impianto sportivo con 40mila cuori rossoazzurri a battere sugli spalti. Straordinario lo spettacolo nelle tribune. L’allora tecnico grigiorosso Emiliano Mondonico, al termine del match disse “Appena entrati in campo ci siamo resi conto che il verdetto era già stato sancito. Oltre al Catania, avevamo di fronte un’intera città”.

Nel 1997, cambia la categoria. Il Catania di Giovanni Mei milita in Serie C2 e, conclusa la stagione al quarto posto, deve spareggiare. Sulla sua strada un avversario molto forte, la Turris, che all’andata pareggiò 0-0 ai piedi dell’Etna per poi accedere al turno successivo in virtù dell’1-0 inflitto ai rossazzurri nel match di ritorno disputato ad Avellino. Rete di Antonaccio. Proprio la Turris vinse i Play Off regalando un dispiacere, in finale, al Benevento.

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