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9 gennaio 1900: la fondazione della SS Lazio

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LAZIOCHANNEL.IT – Come in qualsiasi ‘leggenda’ che si tramandi con il tempo le versioni sulla nascita della Polisportiva Lazio sono state diverse. Di tutto ciò che si racconta però l’unica realtà comprovata è la condizione del tempo. Il giorno della fondazione della SS Lazio, il 9 gennaio del 1900, a Roma era una giornata nuvolosa con cielo coperto. […]

La versione ufficiale sulla fondazione della SS Lazio narra di otto ragazzi capeggiati dal sottufficiale dei Bersaglieri Luigi Bigiarelli che, riunitisi su una panchina situata in piazza della Libertà a Roma, diedero vita a una nuova società pedestre. Questa versione è stata però in parte confutata da uno dei più grandi conoscitori di storie della SS Lazio: Mario Pennacchia. In un suo libro dato alle stampe nel 1969, ‘Storia della Lazio’, ha riportato varie testimonianze di personaggi di allora ancora in vita. Tra i tanti anche quella di Sante Ancherani che raccontò diversi episodi inediti del primo decennio di storia della società[…]

Lo storico biancoceleste racconta infatti che Luigi Bigiarelli e i suoi amici erano gente che amava lo sport in generale e la corsa. Ma anche che i circoli esistenti a Roma, quasi tutti a ridosso del Tevere, erano a uso esclusivo della borghesia, della nobiltà nera o della nobiltà bianca. Insomma entrare in tali circoli era impossibile. L’unico ritrovo disponibile era il barcone del ‘Pippa Nera’ sotto ponte Margherita. Luogo dove il popolino passava le giornate. E dove si divertiva soprattutto l’estate impegnandosi in gare di nuoto sul fiume. Sfide interrotte la maggior parte delle volte dal passaggio dei ‘Remi’ dei circoli più prestigiosi che mal tolleravano quelle ‘canaglie’.

In autunno e in inverno nessuno organizzava nulla. Nei mesi freddi i nove giovanotti – Luigi Bigiarelli, Odoacre Aloisi, Arturo Balestrieri, Giacomo Bigiarelli (fratello di Luigi), Alceste Grifoni, Giulio Lefevre, Galileo Massa, Alberto Mesones ed Enrico Venier – si riunivano su una panchina di Piazza della Libertà. Ed è proprio su quella panca che nacque l’idea di creare una società che potesse gareggiare nelle gare podistiche di primavera. Il nome scelto fu SS Lazio perché altri club dell’epoca avevano già usato il nome della città e perché i nove volevano qualcosa di più grande della città stessa. I colori scelti, bianco e celeste, vennero ripresi dalla bandiera greca, patria delle Olimpiadi. L’emblema non poteva essere che un’Aquila, emblema indissolubile della potenza di Roma. Il motto: ‘Concordia parvae res crescunt’ ovvero ‘nell’armonia anche le piccole cose crescono’.

La versione narrata da Pennacchia si differenzia da quella ufficiale in quanto secondo le testimonianze riportate dallo storico biancoceleste la storia della Società Podistica Lazio non iniziò il 9 gennaio 1900 ma almeno due anni prima. Infatti, come riportato da fonti giornalistiche, si apprende che già nel 1898 alcuni futuri cofondatori della società biancoceleste – Luigi Bigiarelli, suo fratello Giacomo, Alberto Mesones e Galileo Massa – prendevano parte a gare di nuoto e podismo sotto i colori dell’Associazione della Gioventù cristiana, un movimento liberale evangelico, anticlericale e con venature massoniche.

[…]Ponte Regina Margherita all’epoca era l’ultimo ponte dell’estrema periferia e sulla riva destra si estendeva un lungo parco abbandonato come Piazza d’Armi. Per questo motivo non è difficile immaginare che Bigiarelli e compagni abbiano lasciato il Pippa Nera per andare ad allenarsi proprio in quei campi sterminati e completamente a loro disposizione. Qualunque sia la realtà dei fatti però è il Messaggero del 10 gennaio 1900 a riportare per primo, in un trafiletto, la notizia che “a Roma è stata fondata la società sportiva Lazio”. E, tre giorni dopo, è La Gazzetta dello Sport a riportare la notizia dell’evento facendone venire a conoscenza i lettori del nord-Italia. La nuova società crebbe rapidamente. Nel primo anno di vita oltre allo sport pedestre si praticava il nuoto, il canottaggio e la ginnastica.

[…] Nell’inverno del 1901 fu un certo Bruno Seghettini, membro del Racing Club Parigi, che si presentò con in mano una sfera di cuoio. Il primo pallone da football visto nella capitale. Iniziò così anche a Roma la pratica del calcio. La Lazio, essendo la prima società a Roma a giocarlo, fu costretta nei primi tempi a sfidare se stessa. Oppure a giocare degli incontri nella Piazza d’Armi contro squadre di militari o preti in servizio in città. Solo tempo dopo si svolsero le prime partite contro altre società romane, come la Veloce e la Virtus.

In più di un secolo di storia oltre i tanti successi raccolti dagli atleti biancocelesti nelle varie categorie sono tanti anche i riconoscimenti ottenuti dalla Polisportiva Lazio. Nel 1921 fu eretta ad Ente Morale per Regio Decreto. Nel 1925 assunse l’attuale denominazione Società Sportiva Lazio. Il CONI nel 1967 gli attribuì la Stella d’Oro al merito sportivo. Nel 2001 sempre dal CONI gli fu assegnata la più alta onorificenza: il Collare d’Oro al merito sportivo […]

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