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Il Verona di Prandelli, un’oasi felice

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MEDIAPOLITIKA.IT (Marco Milan) – […] il popolo veronese è affezionato, e non poco, anche al Verona guidato da Cesare Prandelli che fra il 1998 e il 2000 ha scritto una pagina importante della storia gialloblu.

Il Verona che si appresta a vivere il campionato 1998-99 è accompagnato da un certo scetticismo […] La società scaligera affida la panchina ad un giovane rampante tecnico, Cesare Prandelli […] Il nuovo Verona parte per la prima volta dopo tanti anni senza proclami e addirittura nelle griglie di partenza estive che giornali e televisioni si divertono a stilare, i veneti vengono posti in terza fila, dietro alle favoritissime Atalanta e Torino, ma anche dietro a Brescia, Genoa e Napoli. Ai gialloblu viene imputata l’assenza di un vero e proprio bomber, con il vecchio De Vitis ormai a fine carriera ed i vari Ghirardello e Cammarata che mai nella loro carriera hanno segnato più di una decina di gol; anche Prandelli, nonostante venga unanimemente considerato un talento fra gli allenatori, non sembra possedere l’esperienza adatta per guidare una squadra con ambizioni da promozione.

[…] Il pubblico veronese è esigente, considera la serie B un inferno ed è abituato al palcoscenico della serie A, alle sfide con le milanesi, con le romane e con la Juventus, ed il secondo anno di fila nella serie cadetta indispettisce l’intero popolo scaligero. L’esordio del Verona nel campionato 1998-99 fa però ricredere parecchi detrattori: la squadra di Prandelli debutta infatti il 6 settembre al Bentegodi contro il Pescara, travolto per 4-1 dalle reti di soli attaccanti: […] la sua formazione la percorre senza intoppi vincendo anche la settimana dopo sull’insidioso campo di Lucca, espugnato grazie ad un’altra marcatura di De Vitis. Tutto facile? Neanche per idea, perché proprio quando le critiche sembrano sopite, eccole invece tornare a galla prepotentemente con le due settimane che potrebbero sconvolgere l’intera stagione: prima il clamoroso ko casalingo contro la Reggiana, passata addirittura al Bentegodi col punteggio di 5-2, poi gli scialbi 0-0 di Treviso e di Cremona che ringalluzziscono le tesi dei critici, subito pronti a scagliarsi contro l’inesperienza di Prandelli e l’inadeguatezza dell’organico.

[…] Dall’11 ottobre al 6 dicembre i gialloblu conoscono solo la parola vittoria: 8 successi di fila contro Reggina, Ravenna, Atalanta, Fidelis Andria e Cesena in casa, e contro Cosenza, Lecce e Brescia in trasferta; Verona-Cesena del 6 dicembre ’98, ultima delle 8 vittorie consecutive, mostra il carattere e la ferocia della compagine scaligera, messa in difficoltà dall’arcigno avversario, superato solo a metà ripresa da una zampata del difensore Natale Gonnella. Grazie a questo straripante filotto, la squadra di Prandelli acciuffa il primo posto della classifica e si candida come favorita numero 1 alla vittoria di un campionato partito in sordina e che si sta invece rivelando entusiasmante. Prandelli ha ormai il completo controllo del gruppo, è il leader dello spogliatoio ed è seguito da tutti i suoi ragazzi […]

Il Verona chiude il girone d’andata al comando della classifica, […] Il carattere, la forza, la sicurezza ed il gioco brioso e convincente adottato da Prandelli conducono il Verona verso il ritorno in serie A dopo due anni, […] Lo stadio Bentegodi è in festa, il pubblico si riappacifica con società e squadra, il lavoro di Prandelli è apprezzato e stimato da una tifoseria e da una critica che riconoscono il valore assoluto (umano, caratteriale e tecnico) di un allenatore pronto per giocarsi le sue carte anche in serie A alla pari coi colleghi. Il Verona torna dunque in massima serie, un’altra categoria, da affrontare con un organico di valore perché senza esperienza difficilmente in A si sopravvive. L’estate del 1999 è così una ricerca forsennata alla costruzione di una rosa valida e competitiva per non vedersi sbriciolare fra le mani quel capolavoro costruito in un’annata da sogno […]

Il debutto è però da dimenticare: il 29 agosto il Verona scende in campo a San Siro contro l’Inter davanti a 67.000 spettatori, 3.000 dei quali giunti dal Veneto; è la giornata dell’esordio interista di Christian Vieri, pagato poche settimane prima ben 90 miliardi di lire da Moratti alla Lazio, e smanioso di mettersi in mostra. Il centravanti nerazzurro realizza una tripletta che vale il 3-0 finale e che mette a nudo pecche difensive enormi della difesa scaligera, tagliata a fette dai movimenti della punta di Lippi. Ben venga che alla seconda giornata il Verona ospiti un’altra matricola come il Lecce, battuto 2-0 al Bentegodi dai gol di Marasco ed Aglietti che risollevano momentaneamente l’umore del popolo gialloblu, ancora intento a capire se quella squadra possa figurare almeno dignitosamente in uno dei campionati italiani più forti e competitivi nella storia della serie A […] I veronesi chiudono il girone d’andata all’ultimo posto,

[…] Il Verona chiude il campionato 1999-2000 con i pareggi di Reggio Calabria e fra le mura amiche contro la Roma in un 2-2 nel quale va ancora in rete Cammarata (capocannoniere della squadra con 9 centri) e che permette ai gialloblu di piazzarsi al nono posto finale con 43 punti, 7 in più rispetto alla zona retrocessione e col record di 15 risultati utili consecutivi dalla seconda all’ultima giornata di ritorno.

Cesare Prandelli si congeda da Verona pochi giorni dopo, consapevole che più di quanto fatto non si potesse ottenere da una piazza riconoscente ed affezionata a quel tecnico giovane e preparato che proprio all’ombra dell’Arena ha trovato il trampolino di lancio della sua carriera, giunta fino alla guida della Nazionale. Di quel Verona bello, solido e spensierato resta il ricordo di una squadra nata nello scetticismo ed arrivata a vette inattese, non certo lo scudetto dell’85 ma abbastanza per entrare nel cuore dell’intero popolo veronese e nell’olimpo delle grandi realtà calcistiche italiane.

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