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La Penna degli Altri

La Fiumana, orgoglio d’Istria

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RIVISTACONTRASTI.IT (Massimiliano Vino) – […] Al comando di circa novemila legionari, D’Annunzio entrò a Fiume il 12 settembre del 1919 e il 12 agosto dell’anno successivo, dinanzi all’ulteriore immobilismo dei governi nazionali, il Vate proclamò […] la nascita di uno Stato autonomo, […]

Fu solo con il trattato di Roma del 27 gennaio 1924, che fu definita la spartizione del territorio di Fiume tra la Jugoslavia e l’Italia […]

In pochi mesi fu istituita la Provincia italiana del Carnaro. Due anni dopo nacque ufficialmente l’Unione Sportiva Fiumana. Questa, assieme al Grion di Pola, divenne in breve la più importante squadra istriana. Le due squadre divennero acerrime rivali nel corso della loro breve storia

[…]  Si era rivali sul campo, certo, ma figli della medesima comunità italiana d’Istria e Dalmazia destinata ad essere travolta dalla storia, dalla guerra e dalla vendetta dei partigiani iugoslavi di Tito. Ma questa è un’altra storia.

Quella dell’Unione Sportiva Fiumana cominciò, come accennato, nel 1926, il che avvenne – similmente a quanto già stava avvenendo in molti campi – a seguito delle sollecitazioni del regime, intenzionato a diminuire il numero di sodalizi sportivi per ognuna delle grandi città, per favorire la pacificazione sociale […]

Nel caso di Fiume il Club Sportivo Gloria si fuse con la sua più grande rivale stracittadina, l’Olympia. La squadra assunse come colori societari il rosso cardinale, il blu e il giallo, i quali ricordavano le tonalità del tricolore dell’ex Stato Libero di Fiume (cremisi, oro e indaco) e il suo stadio divenne lo Stadio Comunale del Littorio, costruito nel 1925.

Dopo due anni in Prima Divisione (antesignana della Serie B), […] l’Unione Sportiva Fiumana fu promossa assieme a Venezia e Triestina in Divisione Nazionale (l’attuale massima serie), venendo inserita nel girone B.

Fu questa la prima ed unica apparizione del sodalizio amaranto nel grande palcoscenico del calcio italiano del periodo. La sua promozione in massima serie fu in effetti accolta dall’assalto dei club più importanti ai più talentuosi giocatori fiumani: Rodolfo Volk, acquistato dalla neonata Roma, e Marcello Mihalich passato invece al Napoli. Privata dei suoi gioielli, la Fiumana conseguì solo 4 vittorie […] alla retrocessione in Prima Divisione (divenuta nel frattempo Serie B) seguì un ulteriore capitombolo nella nascente Serie C, conseguendo appena 16 punti in 34 partite. Fu in Serie C che gli amaranto si re-incontrarono con i nerostellati del Grion di Pola; […] i due club istriani si diedero battaglia, lontani dai palcoscenici della massima serie, con un agonismo degno dei maggiori derby nazionali. Racconta ad esempio Elvino Tomasini:

“Nella seconda metà degli anni trenta in un incontro a livello di Serie C, a Pola, successe un fatto singolare. Arrivò il pallone in prossimità di una delle due linee laterali. Entrarono contemporaneamente e decisamente (eh, ci credo) sul pallone, dico sul pallone, non sullo stinco dell’avversario, il mediano Bertok della Fiumana e la mezz’ala Marini del Grion. Conclusione: il pallone scoppiò e si ridusse ad un ammasso inservibile di gomma e di cuoio. L’arbitro chiamò i due giocatori e li ammonì. “Perché?” chiesero all’unisono i due ammoniti. “Per eccesso di agonismo” fu la risposta del direttore di gara. No comment”.

[…] Mentre il Grion rimase in Serie B per tre anni dal 1932 al 1935, dieci anni furono necessari alla Fiumana per tornare a competere per una promozione in Serie B, il che avvenne nella stagione 1940-1941[…]L’avventura in Serie B, però, terminò dopo appena un anno. La Fiumana scese nuovamente, per restarci, in Serie C, nel 1942: si trattava del canto del cigno del sodalizio istriano.  Il campionato di Serie C del 1942-1943 fu l’ultimo su base nazionale in Italia a cui prese parte l’Unione Sportiva Fiumana […]

Assieme al Grion, all’Ampelea d’Isola d’Istria e al Magazzini Generali di Fiume, la Fiumana scomparve per essere inglobata nel campionato jugoslavo. Al trauma territoriale del distaccamento del territorio giuliano e istriano dalla Madrepatria, seguì così il dramma sportivo: la Fiumana fu trasformata nell’attuale Rijeka […] tragica fu invece la vicenda forse del più importante calciatore fiumano di tutti i tempi: Ezio Loik. Egli fu prelevato dall’ambizioso Torino di Ferruccio Novo in coppia con un certo Valentino Mazzola. […]  l’intera squadra granata fu cancellata improvvisamente in quel drammatico 4 maggio 1949 a Superga. Forse fu solamente con la morte di Loik che la storia della Fiumana, terminò ufficialmente, sepolta dalla storia e dalle macerie del fatale G 212 del Grande Torino.

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