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4 aprile 1995 – Il giorno in cui San Siro diventò la casa della Juventus

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia) – Il momentaneo e attuale periodo di restrizioni, mal si concilia con la smisurata passione italica per il dio pallone; la chiusura totale del calcio, peraltro oculatamente decisa, era iniziata con delle strane e silenziose partite a porte chiuse.

Contava giocare e contava il risultato.

Ma il pubblico, si sa, è forse l’elemento fondamentale nel processo di estasi sportiva e, in questo caso, calcistica.

È lo stesso concetto che devono aver preso in considerazione i dirigenti della Juventus per la semifinale d’andata della Coppa Uefa 1995. Il 4 Aprile di quell’anno, infatti, la squadra del quasi sconosciuto mister Lippi affrontava la corazzata tedesca del Borussia Dortmund. Una partita troppo importante per poter essere giocata nel freddo quanto dispersivo Stadio Delle Alpi.

Uno stadio mai digerito totalmente dal popolo di Torino, rimodernato nel 1990 ma rimasto quasi sempre poco pieno e coinvolgente.

Per quel 4 Aprile di 25 anni fa, la scelta cadde sul tempio del calcio italiano: lo stadio San Siro di Milano.

Un incasso di tutto rispetto e ottantamila juventini a colorare quel pezzo di storia calcistica solitamente abituato ad altre tonalità.

Quello, però, non era il primo esempio di “tradimento cittadino” da parte della vecchia signora; la vincente formazione del ’34 infatti, su esplicita richiesta del presidente Agnelli, fece spostare la semifinale di Coppa Europa nell’accogliente e futuristico Stadio Marassi di Genova.

Altri tempi, altri protagonisti, ma stesse scelte.

La Juventus del 1995, cinica e spietata come quella di trapattoniana memoria, aveva appena vinto (peraltro su quello stesso terreno) lo scontro al vertice con un Milan ormai alla fine del suo ciclo durato quasi un decennio.

Uno 0-2 (datato 1° aprile 1995) con goal di Ravanelli e Vialli a nove giornate dalla fine. L’avversario di quella prima serata d’andata era il solito e tenace Borussia Dortmund, tecnicamente più preparato rispetto a quello che perse la doppia finale UEFA del 1993.

Vecchie conoscenze di Serie A (Moeller, Sammer, Julio Cesar) ed un allenatore (Hitzfeld) che avrebbe poi vinto tanto con gli odiati rivali del Bayer Munich.

La Juventus poteva contare su ottime individualità come Vialli e Ravanelli, su di un portiere superlativo come Peruzzi e, naturalmente, sul dio assoluto del calcio di quei tempi, quel Roberto Baggio un po’ acciaccato e ormai alla fine della sua esperienza all’ombra della Mole.

Chissà cosa avranno pensato i tifosi milanesi nel vedere la loro casa calcistica “prestata”, seppur per una notte, agli odiati nemici.

Fatto sta che in quella umida sera di inizio primavera, ebbe luogo una partita molto bella tra due tipiche squadre anni’90, tecnicamente superlative e votate al bel gioco.

Il Borussia Dortmund passò in vantaggio quasi subito, dopo 8 minuti: diagonale velenoso e potente di Reuter sul palo lontano difeso da Peruzzi.

La vecchia signora, un po’ stordita dalla veemenza germanica, riuscì a pareggiare grazie ad un chirurgico rigore di Baggio dopo l’atterramento in area di Ravanelli.

Ma nel calcio le leggi non scritte sono sempre dietro l’angolo.

La legge dell’ex lo è più delle altre.

Minuto ’26 del st, Moeller riceve un passaggio difficile da controllare, lo addomestica con maestria e lascia partire un bolide che piega le mani dell’incolpevole Peruzzi.

I Borussi, quell’anno, ci tenevano a quella coppa; una campagna faraonica ed una Bundesliga dominata. Purtroppo, a rovinare quella serata ed i loro piani europei, ci pensò prima un velenoso sinistro del germanico Kohler su spizzata decisiva di Sammer e, nel ritorno del Westfalenstadion, una punizione artistica del Divin Codino.

Con il passare degli anni e con l’affacciarsi ai grandi palcoscenici europei da parte di realtà minori (pensiamo all’Atalanta), lo strano fenomeno del giocare in uno stadio di un’altra squadra sembra essere diventato quasi normale.

Resta comunque la storia di quel 4 Aprile del 1995, il giorno in cui la Scala del calcio si colorò di bianco e di nero.

Alcuni numeri di quella serata (fonte LA STAMPA):

Spettatori: 78.797

Incasso: 2.763.257.000 Lire

Risultato Finale: 2-2

Marcatori: ‘8 pt Reuter, ’26 pt Roberto Baggio (rig), ’26 st     Moeller, ’43 st Kohler

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Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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