Cleto Polonia: "I fuoriclasse soffrivano le marcature a uomo" - Gli Eroi del Calcio
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Cleto Polonia: “I fuoriclasse soffrivano le marcature a uomo”

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(SPORTPIACENZA.IT di Giacomo Spotti – Foto WIKIPEDIA)

Il sito Sportpiacenza.it racconta Cleto Polonia, uno dei difensori storici della squadra che per anni militò in Seria A. Ecco un estratto dell’intervista.

[…] Quasi fosse un rituale tutti ci indicano lui come uno «dei migliori marcatori mai visti» nei ruggenti anni ’90. E non potrebbe essere diversamente, a Piacenza è amato alla follia. Allo stadio c’era perfino uno striscione dedicato a lui: “Cletomania”. Tanto per intenderci fin da subito“.

[…] Da Van Basten a Boksic, da Batistuta a Ronaldo. Cleto Polonia si è marcato il meglio del calcio mondiale in 188 partite con la maglia biancorossa. Un totem della nostra storia.

[…] Raccontaci la Serie A

[…] “Sono stato 6 anni alla Triestina, nelle giovanili e in prima squadra. Nel 1990, nell’anno dei Mondiali in Italia, faccio il militare CAR a Barletta e poi vado al Verona. C’era Eugenio Fascetti a quel tempo e nel giro di due stagioni arriviamo in Serie A“.      

[…] Raccontaci Fascetti

[…] “Un personaggio unico, piuttosto burbero. Un conoscitore del calcio”.

[…] L’arrivo a Piacenza?

[…] “Nel 1992-1993 feci l’ultimo anno a Verona con Eddi Reja, in Serie B, nell’anno della promozione dei biancorossi, giocai proprio contro il Piacenza. Per intenderci, quella del gol di tacco di Totò De Vitis. Mamma mia che rete. A Verona c’era aria di dismissioni, Marchetti lo avevo già avuto come direttore sportivo a Trieste e quindi mi conosceva. Molto semplicemente mi arrivò questa telefonata, sul piatto c’era la Serie A“.       

[…] Come racchiuderesti quegli anni in un solo pensiero

[…] “Sono orgoglioso di quello che ho fatto. In confronto alla Serie A di oggi mi scappa da ridere, in quei campionati affrontavamo il meglio del meglio in circolazione. Vi siete mai soffermati a pensare a tutti i nomi che hanno calcato il campo del Piacenza?“.                

[…] Del Piero?

[…] “Ahh, Alex con me l’ha vista poco la palla. L’ho marcato sempre bene. Contro di lui, Baggio, Signori, Chiesa e tanti altri mi esaltavo. Ricordo anche delle belle battaglie con Batistuta, lì lui era al top della carriera. Ogni domenica era una guerra per noi difensori del Piacenza“.

[…] Chi non digerivi?

[…] “Boksic per la questione del fisico, anche Rapaic mi ha dato davvero del filo da torcere. Magari non ero in giornata io. Sai per marcare gente del genere devi essere al top della forma fisica e mentale. Non sempre ti riesce. Zidane, ad esempio, è un altro che se lo trovi in giornata erano dolori“.

 
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