5 Luglio 1994: Gianfranco Zola e quel compleanno con espulsione - Gli Eroi del Calcio
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La Penna degli Altri

5 Luglio 1994: Gianfranco Zola e quel compleanno con espulsione

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(GOAL.COM di Paolo Camedda – Foto GOAL.COM)

Il sito Goal.com racconta l’amaro mondiale del 1994 di Gianfranco Zola. Ecco uno stralcio.

[…] Il Ct. della Nazionale azzurra, Arrigo Sacchi, incassata la rinuncia di Roberto Mancini, che si era rifiutato di ricoprire il ruolo di vice-Baggio in azzurro, volle dunque premiare il fantasista di Oliena, reduce da una stagione importante, inserendo il suo nome fra i 22 convocati dell’Italia per i Mondiali di USA ’94.

[…] Si arriva dunque alla fase ad eliminazione diretta, in cui gli azzurri, terzi nel Girone E, sono abbinati alla prima in classifica nel Gruppo D, la Nigeria. […] A far storcere il naso agli Azzurri alla vigilia del confronto è però la designazione arbitrale. A dirigere il match è infatti designato il fischietto messicano Arturo Brizio Carter, il cui nome evoca brutti ricordi. Il 2 gennaio 1992, aveva arbitrato la sfida amichevole di Città del Messico fra il Messico Olimpico e la Lega Nazionale Serie B Under 21 di Sergio Brighenti. Ma lungi dall’avere un clima amichevole, la gara fu molto dura e scorretta, e il comportamento dei messicani scatenò una rissa in campo. Brizio Carter, anziché sanzionare i giocatori del Tricolor, nella rissa che si scatenò estrasse due cartellini rossi all’indirizzo degli azzurri Taccola e Di Cintio.

[…] E quando gli viene ricordato il precedente reagisce stizzito, negando che ci fosse premeditazione nei confronti dei calciatori italiani e di aver insultato qualcuno. […] È martedì 5 luglio, si gioca al Foxboro Stadium di Boston alle ore 13.00 locali, le 18 italiane, sotto un caldo opprimente e un’umidità elevatissima, attorno al 90%.

[…] La partita sembra stregata e proprio allora il Ct. guarda la panchina e decide di dare una possibilità al talento sardo, che al 63′ subentra a Signori. Il baricentro si sposta decisamente in avanti, con Baggio e Zola in campo contemporaneamente assieme a Massaro. A Zola, che quel giorno compiva 28 anni, Sacchi chiede il maggior sacrificio, visto che è fresco, ma il fantasista del Parma sembra aver voglia di spaccare il Mondo fin dai primi palloni giocati. Al 75′, però, la sua partita finisce anzitempo, per una decisione assurda del direttore di gara. “Quando l’arbitro ha fischiato, ho pensato: ‘Guarda questo che fa, fischia una punizione che non esiste’. – racconterà il giorno dopo ai cronisti al campo della Pingry School – Quando ha messo la mano nel taschino, ho avuto paura: ‘E ora che combina? Mi ammonisce? È incredibile’. Quando poi ho visto il cartellino rosso non ci volevo credere. ‘Espulso? lo? E perché? No, no, non è vero, fermatelo, fermatelo. E ho pianto“.

[…] Si accascia in ginocchio sul terreno di gioco, si porta le mani alla testa.

[…] Ingiustizia era fatta. L’Italia si ritrovava sotto di un goal e in 10 uomini. Tutto era a un passo dal concludersi nel modo peggiore per la Nazionale azzurra. Invece proprio quel torto subito da Zola ha il potere di destare dal torpore i ragazzi di Sacchi.

 

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