Teofilo Cubillas, leggenda del calcio peruviano - Gli Eroi del Calcio
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Teofilo Cubillas, leggenda del calcio peruviano

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(CALCIOMERCATO.COM di Remo Gandolfi)

La storia di Teofilo Cubillas, leggenda del calcio peruviano, raccontata da Calcio Mercato. Ecco un estratto.

[…] Lo spettacolo offerto in Nazionale da Cubillas e Sotil (ribattezzati la “Dupla de oro”) è talmente apprezzato che le due squadre dove militano i fuoriclasse del calcio peruviano (Alianza Lima e Deportivo Municipal) decidono di unirsi e di formare una squadra sola. L’occasione è rappresentata dalla tournée che il Bayern Monaco ha in programma in America Latina.
Il 7 gennaio del 1971 Beckenbauer, Muller, Maier e compagni verranno strapazzati con un netto quattro a uno e Teofilo Cubillas sarà l’assoluto protagonista del match segnando anche una doppietta.
La stella di Cubillas è sempre più luminosa.
Nel 1972 conquista il titolo di “Miglior calciatore del Sudamerica”.
… dietro di lui in questa speciale classifica, un certo Edson Arantes do Nascimento.

[…] Proprio in quel 1973 Cubillas viene selezionato per giocare un’amichevole tra i migliori calciatori del Sudamerica contro una Selezione europea. In quella sera di fine ottobre al Nou Camp in campo ci sono Cruyff, Eusebio e Beckenbauer da una parte e Rivelino, Brindisi, Luis Pereira e tutti e tre i “fenomeni” peruviani: Chumpitaz, Sotil e Cubillas … che segnano tre dei quattro gol della Rappresentativa Sudamericana nel quattro a quattro finale.

[…] Ruedi Reisdorf […] vuole a tutti costi Cubillas per il suo Basilea. Offre al peruviano 100 mila dollari, cifra importante per l’epoca.
Cubillas non ha nessuna intenzione di trasferirsi in quella piccola squadra semi-sconosciuta.
Ma siccome Reisdorf non molla la presa Cubillas rilancia. “Trecentomila dollari o non se ne parla nemmeno”.
E’ una cifra folle. Cubillas è tranquillo. Nessuno può pagarlo una cifra simile.
Nessuno … tranne Ruedi Reisdorf che accontenta la richiesta del centrocampista peruviano e lo porta nel suo Basilea.
Cubillas non ha alternative. Gioca dieci partite, segna tre reti e contribuisce alla conquista del titolo dei “RotBlau”.
Il freddo clima della Svizzera condiziona non poco le sue prestazioni.
Cubillas chiede il trasferimento.
Ruedi Reisdorf non ha nessuna intenzione di cedere il suo fuoriclasse.
Dopo una estenuante trattativa il Porto riesce ad ottenere il cartellino di Cubillas.
Di dollari ce ne vogliono 400 mila ma l’impatto di Teofilo Cubillas è immediato.
In Portogallo gioca quattro anni indimenticabili nei quali entrerà nella leggenda dei “Dragoni Azzurri”. […] In quel periodo arriverà però la grande delusione della mancata partecipazione ai Mondiali di Germania del 1974. Il Peru perde lo spareggio con il Cile (che poi giocherà la famosa partita fantasma contro l’Urss nel play-off) e deve rinunciare alla competizione tedesca. Cubillas quel giorno era infortunato. In Peru non c’è nessuno che non sia convinto che con “El Nene” in campo le cose sarebbero andate diversamente …

[…] Nel 1979 arriva un’altra scelta controversa: “El Nene” decide di intraprendere l’avventura nella NASL statunitense. Ad attenderlo ci sono i Fort Lauderdale Strikers, un’autentica corazzata ricca di grandi ex-calciatori come Gordon Banks, George Best e Gerd Muller. Solo che mentre questi tre campioni sono al crepuscolo delle loro carriere Teofilo Cubillas, a soli trent’anni, è ancora al top della condizione.
Rimarrà cinque stagioni con il Club della Florida arrivando a disputare la finale del campionato nel 1980, persa però nettamente contro i Cosmos New York di Franz Beckenbauer, Wim Rjisbergen e Giorgio Chinaglia. Diventerà il massimo realizzatore nella storia del club con 59 reti (e 61 assist !) in 120 partite.
Appende le scarpe al chiodo (o almeno quella è la sua intenzione …) al termine del 1985.
Il 16 aprile del 1986 si celebra il suo addio al calcio. Allo stadio “Matute” dell’Alianza Lima ci sono quasi 35 mila persone a salutare il proprio idolo. Di fronte una selezione con tanti dei migliori calciatori del Sudamerica come i cileni Elias Figueroa e Carlos Caszely e i brasiliani Paulo Cesar e Marco Antonio e al suo fianco, per la prima volta con i colori dell’Alianza, “El capitan de America” Héctor Chumpitaz.
Neppure questa volta Cubillas tradirà le attese. L’ultimo gol del tre a uno finale per il suo Alianza lo sigla proprio lui grazie ad un calcio di rigore da lui stesso conquistato.

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