L'Inter Campione d'Italia nel 1971 - Gli Eroi del Calcio
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L’Inter Campione d’Italia nel 1971

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati) – Stagione a dir poco alquanto strana. Alla fine della settima giornata del girone di andata, disputatasi il 22 novembre, l’andamento dell’Inter è tutt’altro che promettente. I nerazzurri hanno già subito tre sconfitte: la prima in casa, per tre reti a uno contro i rossoblù cagliaritani; poi nel derby, finito tre a zero a favore dei rossoneri; infine, terza sconfitta a Napoli, contro quella che allora era la capolista, per due reti a uno. Tra l’altro, la sconfitta nel derby meneghino comporterà l’esonero di Heriberto Herrera e l’attribuzione dell’incarico a Giovanni Invernizzi che, fino ad allora, era stato l’allenatore della squadra primavera.

Alla fine della settima giornata, l’Inter ha dunque sette punti di ritardo dal Napoli, che era appunto primo in classifica, sei punti di distacco dai rossoneri del Milan che erano secondi, e quattro punti dal Cagliari che, dopo il grave infortunio di Gigi Riva, era sceso dalla prima alla terza posizione in classifica. La lenta ma inarrestabile rimonta dell’Inter comincia a partire dell’ottava giornata, il 29 novembre 1970, con la vittoria dei nerazzurri a San Siro contro il Catania, per tre reti a due. Alla decima, però, c’è da registrare la vittoria del Milan al San Paolo. Vittoria che permette il sorpasso dei rossoneri a danno del Napoli. Con quella vittoria, i milanisti iniziano dunque un periodo di circa tre mesi da primi in classifica. Alla tredicesima di campionato, il 10 gennaio del 1971, l’Inter supera il Cagliari in classifica e si porta in terza posizione. Il 24 dello stesso mese, il Milan si laurea campione d’inverno con 24 punti, mentre il Napoli è secondo in classifica a 22 e l’Inter in terza  posizione a tre punti dalla  capolista.

Ma già, nel  turno successivo, gli interisti raggiungono i napoletani al secondo posto. Alla quinta di ritorno, il Napoli perde con la Juventus, mentre l’Inter, vincendo il derby, supera definitivamente i partenopei in classifica e si porta ad un solo punto da rossoneri. Tra la settima e l’ottava del girone di ritorno matura prima l’aggancio e poi il sorpasso decisivo dei nerazzurri a danno del Milan. La classifica finale dirà quindi Inter prima a 46 punti, Milan secondo a 42 e Napoli terzo a 39. In quarta e quinta posizione, ancora più defilate, troviamo la Juventus a 35 punti e il Bologna a 34. Il Cagliari che, legittimamente, era partito come candidato al suo secondo scudetto, con la perdita del suo uomo migliore finirà settimo, dietro alla Roma.

Le retrocesse saranno Catania (ultimo), Lazio (penultima) e Foggia (arrivato terzultimo, con Fiorentina e Sampdoria, ma retrocesso per peggiore differenza reti). Lo schieramento dei nuovi campioni d’Italia subì variazioni in corso d’opera, anche in relazione ai cambi di guida tecnica. Ad inizio stagione, sotto la guida di Herrera, l’Inter aveva spesso utilizzato (a rotazione, ma non necessariamente tutti nella stessa partita): Vieri, Burgnich, Facchetti, Fabbian, Giubertoni, Cella, Reif, Frustalupi, Mazzola, Bertini, Pellizzaro. Si erano quindi registrate molto spesso, o perlomeno in alcune circostanze, le assenze di Jair, Bedin, Boninsegna e Mariolino Corso (nella maggior parte dei casi per scelta tecnica dell’allenatore e non per infortuni o squalifiche). A seguito della nuova direzione tecnica, di Giovanni Invernizzi, lo schieramento divenne tendenzialmente il seguente: Vieri, Bellugi, Facchetti, Bedin, Giubertoni, Burgnich, Jair, Bertini, Boninsegna, Mazzola, Corso.

Della rosa facevano anche parte Bordon e Oriali che già l’anno dopo sarebbe divenuti titolari (li troveremo, infatti, entrambi nella formazione scesa in campo nella finale di Coppa Campioni contro l’Ajax di Neeskens e Cruijff, nel 1972). Nella classifica cannonieri del 1971 troviamo Boninsegna (Inter) primo con 24 gol, Prati (Milan) secondo a 19, Savoldi (Bologna) terzo a 15 e Bettega (Juventus), quarto a 13.

Alcune fonti attribuiscono l’insuccesso di Herrera a pura sfortuna. Ma, secondo alcune cronache dell’epoca, la partenza interista a rilento, nell’inizio della stagione, andrebbe spiegata con il fatto che l’allenatore paraguayano non fosse di gradimento a buona parte della rosa interista. Non saprei dire se, e quanto, queste voci siano attendibili. Ma, in particolare, si fa riferimento ad un atteggiamento poco collaborativo nei confronti di Herrera da parte dei giocatori di maggiore importanza (in alcuni articoli si parla di Corso, Mazzola e Jair).

In base a tale lettura, fu questo il motivo dell’investitura di Giovanni Invernizzi, con il quale, secondo una nota ricostruzione, i giocatori dell’Inter stilarono una tabella punti piuttosto dettagliata e precisa. Resta il fatto, comunque,  di  una  clamorosa  rimonta  e   di  una  memorabile conquista dello scudetto da parte del club nerazzurro.

Foto WIKIPEDIA

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Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Etudes Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra. Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova” Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”,  Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing,  2022. «Les Suisses Pionniers du Football Italien», Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2022. Ha scritto anche numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893.” e “GliEroidelCalcio”. I suoi libri fanno parte delle collezioni della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, della Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, dell’Università di Friburgo, della Società Dante Alighieri di Basilea, della Biblioteca dello Sport di Ginevra e della Civica Biblioteca Berio di Genova. Prossima uscita editoriale: Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Secondo volume, 1975-1977», Urbone Publishing.

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