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Leonardo: «Berlusconi mi riteneva un testardo»

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“[…] da bambino mai avrei immaginato di fare del calcio un lavoro. Come tutti giocavo, ma pensavo anche a studiare. A 14 anni arriva il primo provino. A 19 vado all’estero per la prima volta e da 33 sono in giro per il mondo». Terzino, ala, trequarti… ha giocato praticamente in qualsiasi ruolo, partendo dal Flamengo e dal San Paolo, facendo il pioniere del calcio in Giappone con l’amico Zico, per diventare protagonista in Europa, con una parentesi al Psg, e un amore lungo tredici anni con il Milan, iniziato nel 1997. «Il Milan e Adriano Galliani — ricorda — sono stati per me un’università di gestione. Galliani è una persona rara, uno che conosce ogni ruolo e, dunque, ha una visione completa. Essergli stato a fianco è stata una esperienza a dir poco straordinaria, come lo è stato vivere nel Milan da calciatore, allenatore, dirigente». Il divorzio con i rossoneri arrivò anche per dissidi con l’allora presidentissimo Silvio Berlusconi, che definì Leonardo «un testardo».

«È vero — racconta —, abbiamo litigato, ma a distanza di anni riconosco che è stato un onore essere parte del Milan di Berlusconi». Chiuso nel 2010 il periodo Milan, arriva il passaggio sulla panchina dell’Inter, vissuto come un tradimento da molti tifosi. «Mi aspettavo — dice — le polemiche ma non così tante […].

Fonte Corriere del Trentino 

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