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La storia di Walter Mirabelli, il bomber cosentino

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Cosenza Channel intervista Walter Mirabelli, grandissimo attaccante cosentino passato attraverso varie squadre italiane. Ecco un estratto.

[…] Walter Mirabelli però nasce a Cosenza nel 1968. La sua storia parte da Via Popilia: «Sono un popiliano doc. […] Provengo da una famiglia numerosissima e umile. Siamo 10 fratelli. Molte scelte nella mia carriera, non lo nego, sono state dettate dal fattore economico. Troppo grande il ricordo degli stenti che la mia famiglia ha dovuto passare quando io ero piccolo. Ho provato a far sì che questo non accadesse mai più». Erano anni nei quali, purtroppo, si veniva marchiati troppo in fretta se provenivi da certi posti: «Solo chi ha vissuto quel quartiere in quegli anni sa che cosa significa. Era un quartiere difficile, certo. Ma c’erano dei valori autentici, che grazie a Dio sono rimasti inalterati nel tempo. E quelli che sono stati amici d’infanzia so che lo saranno per sempre. Come Sergio Crocco, che ringrazio anche pubblicamente per la stima nei miei confronti che ha dimostrato recentemente. Quello che ho fatto io è stato solo giocare a calcio. Quello che ha fatto lui con “La Terra di Piero” è qualcosa di molto molto più grande».

[…] Walter Mirabelli nel 1987 ha 19 anni. Gioca tre anni così così tra Taranto, Venezia e Rimini. Esperienze nelle quali segna soltanto 4 reti. La sua carriera cambia nel 1990. A chiamare il calciatore cosentino è il Licata, appena retrocesso dalla Serie B che in panchina ha ingaggiato Fausto Silipo.

[…] L’estate del 1991 c’è la fila a far la corte al Licata: «Ma io non volevo andarmene. Sono uno che si lega molto alle squadre ed ai posti, soprattutto quando sto bene. Il presidente del Licata, così come fece il direttore Ranzani a Cosenza, mi costringe quasi ad accettare Como, visto che il mio cartellino gli avrebbe fruttato un’ottima cifra tra le altre cose. Avevo la possibilità di andare a Foggia, in Serie A con Zeman, ma il Como offriva un triennale con un progetto nel quale sarei stato protagonista Ed anche se era in Serie C, vado in Lombardia». Scelta di vita della quale Mirabelli non si pente: «Sono arrivato in città direttamente in auto dopo un viaggio lunghissimo e quando ho visto il lago mi sembrava il Paradiso. La squadra in quegli anni era una specie di succursale del Milan. Venivano mandati a Como tutti i migliori prospetti dei rossoneri come Cappellini o Dionigi. Loro si esaltavano a giocare con me visti i tanti gol che gli facevo fare. E con la maglia del Como ho vissuto tre anni bellissimi. Conservo ancora a casa lo striscione che mi fecero: “Gli amici del Walter”. E poi da quelle parti chiusi in bellezza. Il terzo anno, con Tardelli in panchina, vincemmo i play-off e salimmo in B».

[…] Nell’estate del 1996, Mirabelli, nel pieno della sua carriera, viene ingaggiato dalla Cremonese in Serie B.  […] Mirabelli alla fine rimane a Cremona dove vie altre due stagioni da protagonista: «Nel 1997/98 arriviamo secondi dopo un grande duello con il Cesena, ma vinciamo i play-off e torniamo immediatamente in Serie B. Io segno 17 gol, sono il capocannoniere della squadra e centro il mio secondo salto di categoria in carriera dopo Como».
(COSENZACHANNEL.IT di Alessandro Storino)

 

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