Vittorio Cecchi Gori si racconta: Batistuta il più forte? No Rui Costa - Gli Eroi del Calcio
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Vittorio Cecchi Gori si racconta: Batistuta il più forte? No Rui Costa

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Roberto De Ponti ha intervistato Vittorio Cecchi Gori che ha parlato di tanti argomenti. Dalla sua Fiorentina a quella attuale passando per il cinema e la sua vita legata ai gossip. L’intervista la trovate sul Corriere Fiorentino.

Ecco alcuni estratti:

[…]Partiamo dal calcio, a proposito di aver lasciato qualcosa. Lei è l’ultimo presidente ad aver vinto a Firenze. Una Supercoppa, due Coppe Italia. E quasi uno scudetto.

«Purtroppo c’è quel quasi di mezzo».
Quanto le pesa quel quasi?
«Mi dà fastidio tuttora. Come sempre succede nel campionato italiano, all’ultimo ci sono un po’ di influenze esterne che in
qualche modo intaccano il risultato, Subimmo qualche torto, ci fu qualche speculazione sul fatto che Edmundo fosse
tornato in Brasile per il carnevale. Non era vero, nel contratto era previsto che dovesse rientrare per presentarsi a un processo. Ci furono malumori. E Batistuta si fece male. E poi avevamo subito torti arbitrali anche in Europa, la squalifica del campo dopo il Barcellona, quell’assurdo petardo l’anno dopo a Salerno in campo neutro dopo aver vinto 2-0 all’andata».
Aveva costruito una squadra molto forte.
«Avevamo battuto il Manchester United, ed era imbattuto da anni. Avevamo vinto con l’Arsenal a Wembley. Ma eravamo comunque degli outsider».[…]

[…]Di mamma Valeria è invece rimasto famoso il gesto del­l’ombrello allo stadio dopo un gol di Batistuta. «Mamma: era tifosa vera. Del resto Firenze è una città dove il rapporto con la squadra di calcio è viscerale». Chi l’ha aiutata a scegliere i campioni che ha portato a Fi­renze? A partire da Batistuta. «Quello l’ho comprato io. Ero a Los Angeles, mentre lavoravo per il cinema lo vidi in tv alla Coppa Libertadores e pensai: questo è perfetto per il calcio europeo. Allora dissi al nostro intermediario: portami Batistu­ta o non farti più vedere da mE Batistuta arrivò. Con La­torre e Mohamed. «Fu un giro legato a Batistuta. Mi toccò prenderli. Ma giocavano come me … »Batistuta è stato il miglior giocatore che ha acquistato?No. Rui Costa».
Batigol si offenderà.
«Ma no, Batistuta era un leo­ne, un trascinatore. Rui Costa era talento purissimo». Lei ha venduto Batistuta alla Roma. «Dopo 9 anni. .. »

Lei continua a sostenere che a Fiorentina le è stata strappa­ta di mano. Perché? Si è dato una risposta?

Hanno pesato i diritti tv. Io avevo un’enorme casa cinema­tografica, che poteva condizio­nare l’esistenza di una televisio­ne. E quando si parla di comunicazione allora si toccano i ver­tici dello Stato. E il calcio aveva il problema dei diritti tv, cosa non risolta perché ancora oggi acca­dono le stesse cose che accade­vano 30 anni fa. Ed è grave, perché io ci ho rimesso le penne per questo» “[…]

Roberto De Ponti –  Corriere Fiorentino

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