Pochi giorni fa ci ha lasciato Joachim Streich storico bomber della Germania dell’Est.

Fabio Ornano, in mondo sportivo, traccia il profilo del grande attaccante.

Ecco alcuni estratti:

“[…]Se Gerd Müller ha impersonificato il gol in Germania Ovest, dall’altra parte del Muro di Berlino Streich ne ha rappresentato l’alter ego con talento e dignità, nonostante le enormi differenze date dal periodo storico. L’omaggio a un cannoniere troppo spesso dimenticato.

 Passa nel settore giovanile dell’Hansa Rostock, da qui il debutto nella squadra B nel 1969.  Qualche mese e approda alla prima squadra, che milita nell’Oberliga, massima categoria del calcio DDR. Dopo l’Under 18, entra a far parte della Nazionale Under 23 e nella Germania Est dei “grandi”. L’8 dicembre 1969 ecco il debutto contro l’Iraq. Inizialmente come ala destra, gradualmente accentra il suo raggio d’azione fino a diventare un vero e proprio terminale offensivo: i gol iniziano ad arrivare con grande regolarità e dimostra tutto il suo bagaglio tecnico, grazie anche alla notevole elevazione nonostante i 173 centimetri d’altezza.

Nel 1972 vince la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Monaco, due anni più tardi prende parte al primo e unico Mondiale della storia DDR: segna due gol ma non disputa, per scelta tecnica, la storica gara contro i cugini dell’Ovest. Potendo scegliere tra restare all’Hansa o andare al Magdeburgo, decise per la seconda ipotesi.

Fu qui che Joachim esplose in tutta la sua verve realizzativa. Nell’arco di un decennio si laureò per quattro volte capocannoniere dell’Oberliga, diventando il topscorer di sempre con 229 gol; stabilì il primato di reti in un solo match, sei, segnati al Chemie Böhlen nel 1978-79; venne premiato per due volte quale calciatore dell’anno; diventò il recordman di presenze e gol in Nazionale, rispettivamente 98 e 53. 

La sua 100ª gara l’aveva disputata a Wembley contro l’Inghilterra nel settembre 1984.

[…]diventò il primo tecnico dell’est ad allenare un club occidentale: avvenne con l’Eintracht Braunschweig nel ’90, ma venne esonerato a undici gare dal termine del campionato di seconda divisione.

 Nel 2021 era stato introdotto nella Hall of Fame del calcio tedesco, insieme a Klose, Eckel, Lattek e Kohler.[…]

Fabio Ornano – mondosportivo.it

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