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Klaus Bachlechner: “Quando arrivai al Verona vidi Porsche e Rolex …”

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Chi non ricorda Klaus Bachlechner, per l’epoca un nome quasi impronunciabile …

Verona, Bologna, Inter le tappe più importanti della carriera del forte difensore nato a Brunico

L’ex calciatore ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dell’Alto Adige

«Quando a 18 anni da Verona mi mandarono a farmi le ossa in C a Pisa, volevo iscrivermi all’università lì. Andai a una lezione e non capii nulla, troppo complicato con la lingua. È finita che la laurea in Economia l’ho presa a Verona, ma l’italiano l’ho imparato a Pisa… A Pisa arrivai in treno. Avevo solo una piccola borsa con gli effetti personali. A prendermi in stazione venne un funzionario della società: “e la valigia?” mi chiese. “Non ce l’ho” risposi. Aveva un negozio di abbigliamento, mi vestì da capo a piedi. Una gran brava persona, che purtroppo non ho più rivisto».

All’epoca qualcuno disse che fosse un ragazzo “tirchio” …

«Risparmiavo, perché venivo da una famiglia dove non avevamo niente, e in mente avevo lo studio perché non sapevo dove il calcio mi avrebbe portato. Quando arrivai al Verona, contai sette Porsche, io non avevo nemmeno la patente; ai polsi vedevo i Rolex e io avevo un orologio da tremila lire. Per il primo contratto in serie A il presidente Garonzi mi offrì due milioni l’anno, ma c’era chi ne prendeva venti: “ma presidente, cosa faccio con due milioni?” gli chiesi; “Klaus, non so se giochi. Facciamo così, ti metto un premio a partita” mi disse. Giocai 11 partite e a fine campionato avrei potuto acquistare un appartamento».

Poi l’ex calciatore racconta il suo anno all’Inter, stagione 1981/82 …

«Quello che l’avvocato Prisco chiamava “l’effetto San Siro”. Lo soffrivo troppo. Mi trovai a trattare il contratto con Sandro Mazzola, il mio idolo sin da ragazzino. Non riuscii nemmeno a discutere per l’emozione».

Poi svela il giocatore più forte che ha marcato … ”Il più forte che ho visto era Gianfranco Zigoni: tecnica da numero uno” … e la scommessa che fece e perse con lui … “Se contro la Fiorentina Valcareggi mi manda in panchina, mi presento in pelliccia” disse. Scommettemmo 10.000 lire che non l’avrebbe fatto; Valcareggi lo mise in panchina e lui lo fece davvero».

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