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28 Giugno 1975 – La Fiorentina vince la sua quarta Coppa Italia

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La Fiorentina alza al cielo la Coppa Italia … è il 28 giugno 1975

per GLIEROIDELCALCIO.COM Massimo Prati

Il 28 agosto del 1974, si parte dai sette gironi estivi del primo turno di Coppa Italia, composti da cinque squadre. Di conseguenza, ad ogni giornata di questa competizione una squadra riposava.  Queste prime fasi eliminatorie porteranno alla qualificazione di sette squadre nei gironi successivi. A partire dalla seconda fase di questa competizione sarà inserito anche il Bologna che, in qualità di detentore del trofeo, aveva avuto diritto a saltare le eliminatorie iniziali del torneo.

Dai primi gironi escono vincenti: Fiorentina, Inter, Juventus, Milan, Napoli, Roma e Torino. Con l’aggiunta del Bologna, si ottiene un gruppo di otto squadre che viene suddiviso in due gironi di semifinale di quattro squadre.

Il girone A è composto da Fiorentina, Napoli, Roma e Torino. Alla fine delle partite di andata, Torino e Fiorentina sono prime a pari punti. Da lì in poi, a livello di classifica, ad ogni giornata si registra un capovolgimento di fronte: alla prima giornata di ritorno i viola sono primi a sei punti, in virtù di una vittoria in casa contro la squadra del Napoli mentre, nella stessa giornata, il Torino si ritrova dietro di un punto, dopo essere stato fermato sul pareggio, in una trasferta all’Olimpico contro la Roma. Nella seconda giornata del ritorno è invece il Toro a diventare primo in classifica, a sette punti, grazie ad una vittoria per uno a zero, proprio contro la Fiorentina, che pertanto rimane ferma a sei punti. Decisiva sarà dunque la terza ed ultima giornata di ritorno.

È il 22 giugno del 1975. Il calendario dice: Napoli-Torino e Roma-Fiorentina.  In un San Paolo quasi vuoto (meno di diecimila paganti), il Torino subisce sin dall’inizio: nel primo tempo almeno tre grandi occasioni per i padroni di casa, sventate da Castellini. In quella fase della partita c’è anche un gol di Juliano annullato per fuorigioco. Poi, nella ripresa, il Toro va sotto uno a zero a mezz’ora dalla fine, per un gol di Ferradini, e il risultato non cambia più.

A Roma, invece, la partita tra viola e giallorossi finisce due a due con doppiette di Prati e di Desolati. La Fiorentina era andata in vantaggio nei primi minuti ed era stata raggiunta dopo un quarto d’ora. Ma, dopo un’altra quindicina di minuti era andata nuovamente in vantaggio. Il primo tempo si era dunque concluso a favore degli ospiti. Poi, nella ripresa, la Roma aveva pareggiato con un rigore trasformato da Prati. Le cronache registrano anche l’annullamento di due gol per i padroni di casa, mentre come migliori in campo vengono indicati Antognoni e Guerini.

Torino e Fiorentina terminano quindi il girone, primi a pari merito con sette punti. Ma i viola hanno una differenza reti migliore di un punto e sono loro ad andare in finale.

Nel girone B troviamo Bologna, Inter, Juventus e Milan. I rossoneri furono in testa per tutta la durata del girone e, arrivando all’ultima giornata con tre punti di vantaggio sulla seconda, mantennero quindi la testa della classifica pur perdendo nell’ultima   partita contro la Juve. Nel suo complesso, questo girone registrò una serie di partite all’insegna del gol: Bologna-Juventus 0-5; Bologna-Milan 1-4; Inter-Juventus: 2-6.

Nel caso di Bologna-Juventus, la goleada bianconera si spiega forse col fatto che il Bologna scese in campo privo di Savoldi e Bulgarelli (che aveva appena terminato la sua ultima stagione) e con molti giovani alle prime esperienze (Carlo Trevisanello, Franco Colomba, Giuliano Fiorini, Eraldo Pecci e Adelmo Paris). Dopo solo dieci minuti il Bologna era già sotto due a zero. Ad aprire le marcature fu Anastasi che quel giorno segnò una tripletta. Completano il computo delle marcature un’autorete di Cresci e un gol di Viola.

Un mese dopo, il 19 giugno del 1975, il Bologna subì un’altra pesante sconfitta, questa volta dal Milan: dopo essere andati in vantaggio, al 33’ con Massimelli, i felsinei furono raggiunti in due minuti grazie ad un gol di Calloni. Nella ripresa un gol di Biasiolo, un altro gol di Calloni ed un gol di Chiarugi fissarono il definitivo quattro a uno a favore del Milan.

In quella stessa giornata (19 giugno 1975), l’Inter subì una sconfitta con uno scarto di gol maggiore di quello tra Milan e Bologna: i nerazzurri persero in casa sei a due contro la Juve. L’Inter restò in partita solo nei primi venti minuti: era andata sotto con un gol di Anastasi ad un paio di minuti dall’inizio e aveva pareggiato al 21’ con Boninsegna.  Poi, la Juventus si era imposta progressivamente con i gol di Viola, Anastasi, Scirea, ancora Viola e Cuccureddu. A venti minuti dalla fine, Boninsegna segnò su rigore il gol del definitivo sei a due. Come nel caso delle sopraccitate sconfitte dei bolognesi, anche quella dell’Inter con la Juventus può essere forse spiegata con una nutrita presenza di giovani nelle file dei padroni di casa: Adriano Fedele, Roberto Galbiati, Viviano Guida, Franco Cerilli, Graziano Bini.

Queste ultime due partite che ho ricordato corrispondevano alla seconda giornata di ritorno del girone B di semifinale, vale a dire la penultima giornata di questo girone. Come ho già anticipato all’ultima giornata il Milan affrontò la Juventus con tre punti di vantaggio e, nonostante la vittoria dei bianconeri, conservò la prima posizione in classifica. La finale di Coppa Italia, edizione 1974-1975, si sarebbe dunque giocata tra Milan e Fiorentina e la data fu fissata per il 28 giugno del 1975.

Alla vigilia dell’incontro decisivo, in casa rossonera prevale l’ottimismo. Giagnoni non ha problemi di formazione, la squadra è al completo, il Mister si dice sicuro della vittoria e, senza fare pretattica, comunica alla stampa la formazione con un giorno di anticipo, anche se esprime qualche piccolo dubbio su Sabadini e Maldera III che, in caso di indisponibilità, potrebbero essere sostituiti da Anquilletti e Biasiolo. Mazzoni nelle dichiarazioni del giorno prima è più cauto, ma questo non gli impedisce di confidare nella vittoria. Sa di dovere fare fronte all’indisponibilità di Galdiolo ma è fiducioso di recuperare Casarsa. Inoltre, dice di contare su un paio di inserimenti di uomini che siano in grado di alzare i ritmi della partita, compensando in qualche modo la differenza tecnica che avvantaggia il Milan (anche se in campionato il divario non era stato enorme: Milan quinto a 36 punti e Fiorentina ottava a 31).

LA FINALE

Il primo tempo

La Fiorentina parte subito bene e, nei primi dieci minuti, ha due occasioni con Desolati, prima su assist di Pellegrini e in seguito a conclusione di un’azione iniziata da Antognoni e continuata da Casarsa. Poi, al 14’, i viola passano in vantaggio: Caso entra in area rossonera, servito da Merlo, e viene atterrato da Sabadini. Sul dischetto va Casarsa che effettua un tiro quasi da fermo e batte Albertosi, con un tiro angolato alla sinistra del numero uno del Milan. Dai primi sviluppi del match, sembra che Mazzoni abbia ben preparato l’incontro e le marcature che ha predisposto su Calloni e Chiarugi sono efficaci. Antognoni avrebbe anche l’occasione di segnare il due a zero, ma il suo calcio di punizione finisce di poco a lato. La legge del calcio dice “gol mancato, gol subíto”, ed in effetti, arriva il pareggio del Milan: discesa sulla sinistra di Sabadini, suo cross e Bigon che riesce a superare Superchi con un colpo di testa. Il primo tempo finisce sull’uno a uno.

Il secondo tempo

Nella ripresa la Fiorentina passa nuovamente in vantaggio. Al 54’, i viola usufruiscono di un calcio di punizione dal limite. Sul pallone va Merlo che passa ad Antognoni e forse la difesa del Milan pensa ad un suo tiro in porta. Invece, Antognoni fa un ulteriore passaggio a seguire, sempre sul limite dell’area avversaria ma in un punto più centrale rispetto alla porta. Lì, c’è Guerini che fa partire un forte tiro di destro e supera il portiere del Milan. I rossoneri, comunque, riescono rapidamente a rimontare grazie ad una bella azione, al 65’, iniziata da Bigon, proseguita splendidamente dal subentrato Biasiolo, il quale serve benissimo Chiarugi che segna con un bel tiro al volo da distanza ravvicinata.

Ma passano solo un paio di minuti e la Fiorentina si porta nuovamente in vantaggio. Azione offensiva di Guerini, il giocatore viola trova un corridoio centrale.  Poi, arrivato al limite dell’area avversaria fa un lancio alla sua sinistra. Lì, c’è Rosi che, pur essendo marcato da Romeo Benetti, riesce comunque a colpire di testa e a mettere a rete. L’incontro finisce tre a due a favore dei viola e la Fiorentina vince la Coppa Italia numero quattro.

Il TABELLINO

Roma, Stadio Olimpico, 28 giugno 1975

Fiorentina: Superchi; Beatrice (46′ Lelj, 47′ Rosi), Roggi, Guerini, Pellegrini, Della Martira, Caso, Merlo, Casarsa, Antognoni, Desolati. Allenatore: Mario Mazzoni

Milan: Albertosi; Sabadini (60′ Biasiolo), Zecchini, Turone, Bet, Maldera III; Gorin I, Benetti, Calloni, Bigon, Chiarugi. Allenatore: Gustavo Giagnoni

Arbitro: Alberto Michelotti di Parma.

Marcatori 14′ Casarsa (F) su rigore; 20′ Bigon (M); 54′ Guerini (F); 65′ Chiarugi (M); 67′ Rosi (F)

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Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Etudes Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra. Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova” Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”,  Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing,  2022. «Les Suisses Pionniers du Football Italien», Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2022. Ha scritto anche numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893.” e “GliEroidelCalcio”. I suoi libri fanno parte delle collezioni della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, della Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, dell’Università di Friburgo, della Società Dante Alighieri di Basilea, della Biblioteca dello Sport di Ginevra e della Civica Biblioteca Berio di Genova. Prossima uscita editoriale: Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Secondo volume, 1975-1977», Urbone Publishing.

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