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30 giugno 2002: l’ultimo trionfo del Brasile ai Mondiali

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Il Fenomeno trascina la selezione verdeoro al successo nel tanto discusso torneo in Corea e Giappone

Il 30 giugno 2002, in una serata particolarmente calda all’International Stadium di Yokohama, periferia di Tokyo, la Germania di Rudi Voller affronta il Brasile di Scolari nell’atto conclusivo del tanto criticato Mondiale in Corea e Giappone. È il torneo della famosa eliminazione dell’Italia di Trapattoni contro la Corea del Sud, passata alla storia per lo scandaloso arbitraggio di Byron Moreno.

Ad eliminare la Corea è la Germania in semifinale, mentre il favoritissimo Brasile si impone sulla Turchia per 1-0 grazie a Ronaldo, capocannoniere e assoluto protagonista della competizione, che lo consacrerà ai vertici del calcio. A proposito di Mondiali, l’appuntamento del 2022 è a novembre in Qatar, nel quale saranno protagoniste anche Germania e Brasile, ma non l’Italia purtroppo. Il Brasile sembra essere il favorito numero 1 secondo le analisi dettagliate dei pronostici Mondiali degli esperti di Sportytrader, mentre la Germania si trova attualmente tra le outsider.

Tornando all’edizione del 2002, il percorso dei brasiliani era stato pressoché perfetto e li aveva portati alla loro terza finale consecutiva, la prima vinta nel ‘94 negli USA, la seconda persa contro i padroni di casa della Francia di Zidane nel ‘98. Questo Brasile è una collezione di campioni in tutti i ruoli del campo e in attacco fa davvero paura, e inoltre si presenta alla gara decisiva al completo, dopo aver recuperato Ronaldinho dalla squalifica.

Dall’altra parte la Germania rappresenta l’outsider e, come se non bastasse, non può fare affidamento sul suo capitano e giocatore più rappresentativo, Michael Ballack. Il centrocampista deve infatti scontare una dolorosa squalifica, e Rudi Völler decide di sostituirlo con Jens Jeremies. I tedeschi sono alla sesta finale mondiale della loro storia, ma forse mai come stavolta partono così sfavoriti.

Germania Brasile 0-2: la partita

Ad arbitrare c’è l’italiano Pierluigi Collina, secondo italiano in assoluto a dirigere una finale dopo Gonella nel 78’ in Argentina; il terzo sarà Rizzoli nel 2014. La Seleção domina il match in lungo e in largo e avrebbe diverse occasioni per sbloccarla già nel primo tempo, ma le parate di Oliver Kahn e l’imprecisione dei sudamericani fanno sì che si vada all’intervallo ancora sullo 0-0.

Dopo un inizio convincente dei tedeschi nella seconda frazione, al 67’ arriva il gol che sblocca la contesa con Ronaldo che raccoglie una corta respinta di Khan e ribadisce in rete. Sempre il fenomeno brasiliano, liberato davanti alla porta da una finta di Rivaldo, piazza il raddoppio con un destro preciso all’angolino, chiudendo di fatto i conti e regalando alla sua nazionale il quinto successo mondiale.

Alla fine è la cronaca di un successo annunciato, con il trionfo di una squadra che nei primi anni del ventunesimo secolo è decisamente la più forte e può contare su un numero impressionante di fuoriclasse. Da quel momento in poi inizierà però la maledizione del Brasile ai Mondiali, con la Germania che avrà modo di prendersi una rivincita incredibile, proprio in casa dei brasiliani, con quell’incredibile 1-7 del 2014 che è già passato alla storia come il Mineirazo.

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