Il gagliardetto del Sunderland: la leggenda dei "gatti neri"
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Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

Il gagliardetto del Sunderland: la leggenda dei “gatti neri”

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Il gagliardetto del Sunderland

Cosa c’entrano i gatti neri con la storia di una ben nota squadra inglese? E perché il simpatico felino ad un certo punto scompare dalle insegne della squadra bianco – rossa? Procediamo per gradi nelle risposte, passando, come nota d’obbligo, a dettagliare il gagliardetto odierno. Un esemplare di pregio ricamato a mano la cui collocazione è facilmente individuabile per via del tipo di stemma, un’insegna che il Sunderland adottò a partire dalla stagione 1972 – 1973.

Fu quella la stagione del grande cambiamento. In questa avvenne il passaggio da una simbologia triplice a quella in cui venivano esaltati i cantieri navali. Un’eccellenza della cittadina britannica. Quando si parla di “simbologia triplice” si fa riferimento allo stemma in uso dalla fondazione del club che ci riporta esattamente al 1872. A quell’epoca lo stemma comprendeva, dall’alto verso il basso, lo stemma araldico cittadino, l’iconico gatto nero ed un pallone.

Lo stemma originario del Sunderland

Il gatto nero ed il Sunderland un binomio davvero durevole di cui però non si conoscono con certezza le origini. Due sono le ipotesi, una la più accreditata. Narra infatti la leggenda che nei pressi dello schieramento di una batteria a difesa del porto un soldato sorprese un giorno un gatto nero che miagolava incessantemente. Per questo motivo, con un pizzico di creatività, i soldati accostarono al nome della loro unità quello di “gatti neri”. Se poi aggiungiamo il fatto che questa unità di artiglieria era schierata proprio nei pressi della zona dove poi venne costruito lo stadio del Sunderland l’ipotesi da fantasiosa comincia a divenire concreta. 

Il gagliardetto a partire dagli anni ’70

Lo stemma, invece, presente nel gagliardetto risalente ai primi anni Settanta abbandona il simbolo del gatto nero per dare prevalenza ad una simbologia che vuole, verosimilmente, mettere più in evidenza i colori societari e la connessione tra il calcio (raffigurato da un pallone) e la città vista nell’immaginario dall’imbarcazione in navigazione. Non tutti però erano d’accordo su questo cambiamento. Le cronache del giornale cittadino Sunderland Echo parlano, infatti, di differenti visioni sul nuovo stemma con parte dei cittadini che avrebbero preferito rimanere fedeli al gatto nero.

Opinioni divise sul nuovo stemma del Sunderland

A seguire, nel 1997, dopo l’abbandono della sede storica del Roker Park l’araldica del Sunderland cambia totalmente rinunciando a gatti, navi e palloni. L’innovazione, recata da una nuova accattivante grafica, porta a realizzare uno scudo cinto da due leoni, rappresentativi dell’orgoglio dei tifosi del Sunderland, con elementi caratteristici dell’area cittadina (un ponte ed un monumento). Un’ innovazione continua per un attaccamento alla squadra che è rimasto intaccato anche negli anni bui delle retrocessioni nelle serie minori. 

Lo stemma in uso dal 1997

GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli)

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Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.

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