Storie di Calcio

Gennaio 1987: l’U.R.S.S. di Lobanovsky sconfigge la Roma di Eriksson

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“L’U.R.S.S. è sveglia anche in letargo”

La prima si era giocata circa venti anni prima, nel lontano 1967. La Roma del mitico Pizzaballa contro l’U.R.S.S. allenata da Jakuscin. Quel giorno vinsero gli ospiti, in quell’amichevole giocata per venire incontro alle esigenze della federazione sovietica. Due squadre diverse e dal diverso blasone, con i romanisti di Pugliese che terminarono il torneo con un onorevole decimo posto e i russi reduci dall’ottimo quarto posto del Mondiale 1966.

La seconda sfida sette anni più tardi, subito dopo lo Scudetto laziale. Un normale 1 a 1 per un incontro che vide anche la partecipazione del grande Di Bartolomei. Poi vennero gli scontri diretti del 1979 e del 1986; in particolare, quest’ultimo, venne giocato per aiutare il Palermo in difficoltà, in uno Stadio La Favorita gremito da 15 mila tifosi e la Roma in campo con una rara maglia rosa (in onore dei siciliani).

Il 27 Gennaio del 1987, in un pomeriggio capitolino ventoso e piovoso, i giallorossi di Eriksson erano chiamati a giocarsi una nuova amichevole contro gli amici sovietici. Quella che venne a Roma a trovare Ancelotti e compagni, però, era uno squadrone senza precedenti, guidata dal suo grande condottiero Lobanovsky. Gli inventori del calcio spaziale, sistema di gioco in cui contava il collettivo e non esistevano veri ruoli. Ne avevano potuto vedere l’efficacia l’Atletico Madrid, spazzato via per 3 a 0 nella finale di Coppa delle Coppe dalla Dinamo Kiev (colonna di quella Nazionale), l’Ungheria durante il Mondiale messicano e la talentosissima Francia di Platini. Oltre al collettivo c’erano anche fenomeni come il Pallone d’Oro Belanov, assente in quella sfida dell’Olimpico.

Cinquemila spettatori per un incasso di quasi 36 milioni da devolvere, in parte, in beneficienza. Una sfida a senso unico, giocata con un atletismo disarmante dai russi. Tiri in porta a ripetizione, con Pruzzo e compagni incapaci di reagire. La sfida terminò con il risultato di 1 a 0 per l’U.R.S.S. grazie al gol di Evtuschenko. Tra i migliori in campo Oleg Blochin, eletto giocatore europeo dell’anno nel 1975.

Quel giorno anche il calcio italiano si trovò di fronte alla potenza di una squadra a tratti incontenibile. Il timore di ritrovarsela nell’Europeo 1988 era concreto. A fine partita Zavarov e Lobanovsky rilasciarono dichiarazioni di apprezzamento e stima per il nostro pallone, facendo trasparire una voglia non tanto nascosta di cimentarsi nel campionato più bello del mondo.

Zavarov ci arrivò un anno dopo, nella Juventus.

Lobanosvsky, invece, portò i suoi ragazzi fino alla finale dell’Europeo, quella dell’incredibile gol di Van Basten che lasciò a bocca aperta anche il fenomeno Dassaiev.

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

Recent Posts

Precipita dal tetto, terribile lutto nel calcio: il dolore è devastante

Il mondo del calcio è andato incontro a un lutto devastante, di quelli impossibili da…

4 ore ago

Lacrime Alcaraz, l’annuncio sconvolge: l’addio fa male

Il 2025 si era chiuso nel migliore dei modi per Alcaraz, ma l'ultimo annuncio ha…

16 ore ago

Napoli che guaio, se n’è fatto male un altro: Conte disperato

Il Napoli di Conte continua tra difficoltà e imprevisti che tengono l’ambiente azzurro con il…

22 ore ago

Caso Sinner, ennesima figuraccia internazionale: ci ridono tutti dietro

Ciò che è accaduto non ha davvero nessun senso: nonostante le sue performance al limite…

1 giorno ago

Ultim’ora Donnarumma, l’ultima vendetta: Luis Enrique deve arrendersi

Gigio Donnarumma si è appena preso una grossa rivincita sul suo ex allenatore Luis Enrique:…

2 giorni ago

Conte non perdona, paga lui per tutti: finisce fuori squadra

Antonio Conte ha deciso di cambiare in vista della semifinale di Supercoppa contro il Milan:…

2 giorni ago