Storie di Calcio

29 Settembre 1981: se ne va Bill Shankly, il mitico allenatore del Liverpool

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

Esistono allenatori che finiscono per rimanere etichettati per sempre, racchiusi nel limbo agrodolce del mito. Uno di quelli che si identifica con una città, con una tifoseria, è sicuramente Bill Shankly. Quello scozzese ex minatore, con lo sguardo deciso ed il carattere da condottiero, campeggia ancora oggi fuori del temutissimo Anfield. Le sue mani allargate sono lì, pronte a proteggere la Kop che tanto lo ha osannato e rispettato. Perché Shankly era una sorta di capopopolo, vicino alla tifoseria più che alla dirigenza. L’uomo capace di raccogliere un mediocre Liverpool relegato nella disperazione delle serie minori e portarlo alla conquista della sua prima FA CUP e di una Coppa Uefa, in finale contro i tedeschi del Borussia Mönchengladbach.

Aveva fatto una dignitosa carriera da calciatore, riuscendo a vestire la casacca della sua Nazionale per cinque partite. Poi, a soli 36 anni, aveva deciso di allenare. Dieci anni passati nella periferia del calcio britannico, prima di diventare la scelta primaria incaricata di rinsaldare il futuro dei Reds. Si dice che lo scelse il presidente Williams in persona, ammaliato da una sonora lezione che il duro Shankly aveva inflitto al Liverpool quando era ancora alla guida dell’Huddersfield Town.

Il merito dell’allenatore venuto dalla piovosa Glenbuck fu proprio quello di ridare lustro, prestigio e carattere ad una grande del calcio inglese, finita nelle serie minori. I Reds non vincevano nulla dal 1947 e, in quel 1959 (anno del suo arrivo), non avevano grandi prospettive future. Alla fine saranno quindici anni di passione, vittorie esaltanti, scene commoventi. Il punto di partenza per un Liverpool che finirà per segnare  la fine dei ’70 e quasi tutto il decennio ’80, con i trionfi in Coppa dei Campioni (anche ai danni della fortissima Roma di Liedholm).

Shankly se ne andrà il 29 Settembre del 1981. Sono passati quarant’anni esatti dalla scomparsa di un mito che, nonostante il tempo, rimane ancora l’allenatore preferito dalla tifoseria.

 

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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