La Penna degli Altri

10 anni fa ci lasciavano Chinaglia e Ghirelli – I punti in comune tra due grandi personaggi del calcio

10 anni senza Chinaglia e Ghirelli. Il calciatore e il giornalista hanno tanti punti in comune. Franco Recanatesi, traccia un profilo dei due personaggi nell’articolo scritto per il Corriere dello Sport. Ecco alcuni spunti:

“[…] Ad Antonio Ghirelli dobbiamo tanto, come ai grandi uomini che hanno fatto la storia del giornalismo e creato una feconda generazione di giornalisti. È morto nel 2012, dieci anni fa esatti, lo stesso giorno di Giorgio Chinaglia, il 1° aprile, una data che riconduce agli scherzi. E io speravo che fosse uno scherzo, anche se stupido e macabro, quello di un amico che a distanza di poche ore mi annunciò la loro scomparsa.”

“Erano distanti per età, 65 anni il calciatore, 90 il giornalista. Eppure uniti da tanti elementi comuni. La passione sportiva, il primo, la grinta e un talento immenso, la luminosa carriera riflessa sulle pagine di questo giornale. […]”

“[…] Il “Corriere dello Sport” è stato il primo giornale a prevedere e illustrare il suo prepotente cammino nella Lazio e il terreno che ha consentito a Ghirelli di esprimere la propria genialità. I due personaggi si sono sfiorati ma incrociati mai, poichè Ghirelli aveva appena lasciato il quotidiano per abbracciare diversi settori della professione. […]”

“[…] Il merito più pregevole e palese che gli va riconosciuto è avere tolto al giornalismo sportivo le ruggini di un pensiero unico aprendolo alle diverse realtà del mondo. […]”

“[…] Sostituendo un anziano e stanco Giuseppe Melillo alla direzione, Ghirelli aveva trasformato una sacrestia in un gioioso saloon. Gli abusivi (io ero fra questi, con alcuni colleghi che hanno poi militato a lungo nel “Corriere” come Andrea Girelli e Renato D’Ulisse) acquisirono pari dignità degli altri redattori: stessi diritti e doveri. […]”

“[…] Un Maestro, un motivatore che riusciva a far girare il motore a mille. Con l’autorità e l’esempio, ma anche con trucchi e mezzucci semplici ed efficacissimi. Aveva istituito un premio di 5.000 lire per il miglior titolo del mese, ambitissimo soprattutto da noi giovani senza stipendio. […]”

“[…] Per quasi mezzo secolo, fino alla sua dolorosa scomparsa, ho avvertito il bisogno di incontrare periodicamente Antonio Ghirelli, di succhiarne la saggezza, l’ironia, la cultura, l’onestà, la morbidezza del rapporto. […]”

Franco Recanatesi – Corriere dello Sport

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Redazione

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