La Penna degli Altri

Antonio Cabrini: “All’Heysel fu giusto giocare… sarebbe successo il finimondo”

ILPOSTICIPO.IT (Simone Lo Giudice) – Antonio Cabrini, ex terzino di Cremonese, Atalanta e Bologna, ma soprattutto della Juventus e della Nazionale Campione del Mondo del 1982, ha rilasciato una lunga intervista a ilposticipo.it, di seguito le dichiarazioni più interessanti sempre seguendo il profilo storico…:

[…] Parlando un po’ della sua carriera, all’Atalanta lei è stato compagno di Antonio Percassi: che ricordo ha del presidente?
Giocavamo insieme nel reparto difensivo. Percassi era uno stopper molto arcigno, uno di quelli classici. Facevamo la marcatura ad uomo, Antonio aveva il compito di non far giocare l’avversario, gli stava sotto. Era una persona carina e piacevole. Come presidente è diventato ancora più bravo: ha creato un impero industriale nella zona di Bergamo ed è stato abile a portare avanti un certo tipo di discorso con l’Atalanta […]

Come è andata la sua esperienza alla Juve?
Ho avuto la fortuna di giocare in una squadra che è sempre stata vincente. A Torino ho vissuto pochissimi momenti difficili, quelli belli invece sono stati molti e mi hanno dato molta soddisfazione.

Lei ha giocato la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool il 29 maggio 1985, quando c’è stata la strage dell’Heysel: che serata era stata per voi giocatori?
Particolare, molto anomala. Doveva essere una festa dello sport, invece tutto si è trasformato in una tragedia. In quei momenti quello che si vive sul campo è molto delicato. È stato difficile disputare quella partita. A prescindere da tutto però penso ancora adesso che la scelta di giocare sia stata la migliore possibile. Se quella gara non fosse stata disputata sarebbe successo il finimondo. Meglio averla giocata lo stesso.

[…]  Vincere il Mondiale cambia la vita di un calciatore? Che rapporto ha avuto con la popolarità dopo l’82?
La vittoria di un Mondiale cambia la vita, ma vai avanti sapendo comunque quello che devi fare: vincerlo non è un punto di arrivo, ma rappresenta un altro traguardo raggiunto e ti permette di toccare un livello che poi devi mantenere. Il Mondiale amplifica la popolarità perché vieni visto in ogni parte del mondo e ti fa incontrare e scontrare con una nuova realtà che bisogna saper gestire […]

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Redazione

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