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21 Ottobre 1970: il Cagliari batte l’Atletico Madrid nell’andata degli ottavi di Coppa Campioni

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia) – La stagione trionfale del Cagliari targato Riva si era conclusa con uno scudetto da molti considerato irraggiungibile, nell’anno meraviglioso che conduceva al Mondiale messicano. Le gesta dei ragazzi di Scopigno prima, e di Valcareggi poi, avevano consegnato l’immagine di un calcio italiano di altissimo livello, dotato di carisma internazionale e di giocatori in grado di imporsi ai massimi livelli.

Il timido attaccante di Leggiuno era stato capace di prendere sulle spalle un’intera isola, un’isola che aveva imparato ad adorarlo, osannandolo come solo Napoli seppe fare poi per Maradona. Dopo la vittoria del campionato ’69/’70, quindi, le aspettative portavano ad un solo obiettivo: la Coppa dei Campioni.

Un torneo ambito da tutti i maggiori club d’Europa, al quale il Cagliari del presidente Corrias puntava silenziosamente, cercando di non calpestare un territorio solitamente destinato ad altre compagini.

Il 21 Ottobre del 1970 lo Stadio Sant’Elia ospitava gli ottavi di finale; di fronte ai rossoblu, l’Atletico Madrid di Domingo, tecnico sicuro del suo credo e convinto della superiorità del calcio spagnolo su quello italiano. Una partita che si preannunciava non impossibile per gli isolani, soprattutto alla luce del doppio confronto. Ben presto, dopo il fischio d’inizio dell’arbitro Krnávek, si capì però che gli iberici non avrebbero lasciato molto spazio al gioco cagliaritano. Una partita durissima, con almeno due interventi al limite sul povero Domenghini nei primissimi minuti. Poi, come per magia, l’acuto di Rombo di Tuono a spezzare in due l’incontro: uno stacco perentorio sul difensore, con la palla ad infilarsi sotto l’incrocio. Cinque minuti di fuoco dei ragazzi di Scopigno servirono a raggiungere un sofferto secondo gol, grazie al sinistro micidiale di Gori che andò a trafiggere le mani del povero Rodri, stordito dalla veemenza sarda.

Una partita che sembrava portare ad un epilogo annunciato, anche in proiezione del doppio incontro. Invece, proprio sul più bello, la batosta. Rodri si oppose con la punta del piede sullo stesso Riva (deviando un sinistro a colpo sicuro dell’attaccante italiano) e Luis Aragones, che anni dopo porterà la Spagna alla conquista di un titolo europeo meritato, siglò il definitivo 2 -1 che lasciava apertissima la qualificazione.

I sogni del grande Cagliari si spezzarono quel 21 Ottobre, per colpa di una partita beffarda e di un austriaco, tale Norbert Hof, che qualche tempo dopo privò i rossoblu del loro condottiero per la sfida di Madrid.

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