Gli Eroi del Collezionismo

Una maglia, una storia … il Canicattì dell’epoca d’oro dei campi polverosi in terra battuta

La maglia del Canicattì dell’epoca d’oro

Dopo la doverosa parentesi per il ricordo del grande Bruno Pizzul, torno per l’ultima tappa siciliana per presentare un’altra bella e semplice maglia del calcio di provincia. Siamo in particolare a Sud dell’isola, a Canicattì, in provincia di Agrigento.

La maglia è molto semplice e rappresenta una delle pochissime in mio possesso ad essere priva di segni identificativi quali lo sponsor o lo stemma sociale, ma io la trovo molto bella ed affascinante allo stesso modo.

Fronte maglia

E’ un modello invernale a maniche lunghe prodotto dalla Ennerre ed è di colore rosso con tre sottili strisce orizzontali bianche sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Il colletto e i polsini sono di colore bianco così come il numero 13 cucito alla maglia.

Il numero 13

Bellissime sono le foto in campo dove si vede chiaramente questo modello usato dalla squadra in campo e il numero 10 sulle spalle di un calciatore della squadra siciliana.

Il periodo in Serie C2: uno dei punti più alti della storia

Il Canicattì, agli ordini dello storico mister Angelo Busetta, di cui già avevo raccontato a proposito della maglia dell’Acireale di qualche settimana fa, riuscì a mantenere la quarta serie nonostante una penalizzazione di ben 5 punti per illecito sportivo.

La squadra in campo

Fu un’autentica impresa dal momento che la posizione in classifica senza quella penalizzazione sarebbe stata il quinto posto. Lo stadio “Carlotta Bordonaro”, all’epoca in terra battuta, fu un vero e proprio fortino e fucina di punti per la squadra biancorossa, che fu espugnato solo dal Siracusa. Perfino le due squadre promosse in C1, vale a dire il Licata di Zeman e il Sorrento, furono sconfitte entrambe per 2-0. La favola del Canicattì durò fino alla successiva stagione che si concluse con la retrocessione nel Campionato Interregionale.

Il numero 10 in campo

Ricordiamo di quella squadra il difensore Gabriele Schillaci. L’attaccante Aldo Prestianni. Il centrocampista Giovanni Italia, detto il “Rivera siciliano” e Tommaso Benigno, presente in tutte le gare di quella stagione.

Grazie all’amico Alessandro per questo altro pezzo di storia calcistica siciliana!

Enrico Di Mauro

Classe 1981, sposato con Federica, svolge la sua attività professionale presso una società multinazionale nel settore “Legale”. Appassionato di calcio con un cuore diviso a metà: la Cavese e il Napoli. Collezionista di maglie preparate/indossate da club italiani e nazionali maggiori negli anni ‘70 e ’80. Per GliEroidelCalcio racconta la sua collezione ...

Published by
Enrico Di Mauro

Recent Posts

Doccia gelata Napoli, Sky ne è sicura: Conte disperato

Cambio di rotta repentino per il Napoli: la società ora dovrà necessariamente modificare le strategie…

14 ore ago

Calcio sotto choc, ucciso l’ex Nazionale: Paese sconvolto

Il mondo del calcio si ritrova a dover fare i conti con un fatto terribile:…

20 ore ago

Precipita dal tetto, terribile lutto nel calcio: il dolore è devastante

Il mondo del calcio è andato incontro a un lutto devastante, di quelli impossibili da…

1 giorno ago

Lacrime Alcaraz, l’annuncio sconvolge: l’addio fa male

Il 2025 si era chiuso nel migliore dei modi per Alcaraz, ma l'ultimo annuncio ha…

2 giorni ago

Napoli che guaio, se n’è fatto male un altro: Conte disperato

Il Napoli di Conte continua tra difficoltà e imprevisti che tengono l’ambiente azzurro con il…

2 giorni ago

Caso Sinner, ennesima figuraccia internazionale: ci ridono tutti dietro

Ciò che è accaduto non ha davvero nessun senso: nonostante le sue performance al limite…

2 giorni ago