La Penna degli Altri

Cuneo e la preparazione del Mondiale 1938

Interessante e bell’articolo di Cuneo Dice in cui si racconta di quando l’Italia di Pozzo preparò il pre mondiale del 1938 a Cuneo. Ecco un estratto.

[…] Il 19 giugno del 1938 allo stadio di Colombes, dieci chilometri a nord-ovest di Parigi, l’Italia solleva al cielo per la seconda volta consecutiva la Coppa del Mondo di calcio. […] Se l’epopea dell’Italia di Pozzo negli anni Trenta è storia nota alla gran parte degli appassionati di calcio, è forse meno noto che il cammino che condusse gli azzurri verso il titolo mondiale del 1938 passò anche da Cuneo: tra maggio e giugno, infatti, Meazza e compagni sostennero proprio sul prato dell’odierno stadio “Fratelli Paschiero” – allora stadio “Littorio” – una parte del ritiro pre mondiale. Le motivazioni che fecero cadere la scelta su Cuneo sono descritte nel numero del 1° giugno 1938 de “Il Calcio Illustrato”: “Anzitutto la dislocazione geografica: ultima città d’importanza posta sulla grande linea di comunicazione verso la Riviera francese, dove si disputerà la prima partita della nostra squadra, consente di restare a casa proprio sino all’ultimo. Inoltre Cuneo è una città tranquilla, che offre notevoli comodità di soggiorno, priva di quelle distrazioni che possono, in un certo senso… pregiudicare i benefici effetti di un lungo periodo di seria e laboriosa preparazione di atleti. Dal lato climatologico, poi, Cuneo offriva i migliori vantaggi: ubicata com’è ai piedi delle Alpi Marittime, appena sopra ai 500 metri di altitudine, gode di un clima temperato che può essere il più favorevole per lo stato di salute di giovani alla vigilia di fornire sforzi fisici non indifferenti”. Lo stadio cuneese, per ordine del Podestà Giovanni Battista Imberti e nonostante fosse stato inaugurato appena tre anni prima, fu oggetto di modifiche e adattamenti, ritenuti indispensabili dal commissario tecnico Pozzo dopo alcuni sopralluoghi: il terreno di gioco fu ampliato, gli spogliatoi furono oggetti di alcuni interventi di adeguamento.

[…] Dopo il raduno del 26 aprile e i primi allenamenti a Stresa [… il gruppo azzurro si trasferì a Cuneo, con quartier generale nell’albergo “Corona Imperiale” (tra le attuali via Silvio Pellico e corso IV Novembre), dalla sera dell’8 maggio. Nel pomeriggio i giocatori avevano assistito a Torino, allo stadio “Benito Mussolini” (l’odierno Olimpico), alla finale di ritorno di Coppa Italia, vinta dalla Juventus contro il Torino. Dal giorno successivo si diede il via agli allenamenti al “Littorio”, che malgrado la denominazione imposta dal regime fascista per molti cuneesi era semplicemente lo stadio “Monviso”. Le sessioni, salvo rare eccezioni, si svolgevano a porte chiuse, ma decine di ragazzini si affollavano comunque arrampicandosi sui muri di cinta dello stadio per ammirare le gesta di Meazza, Piola e compagni.

[…] Scrisse Pozzo su “La Stampa” di sabato 28 maggio, all’indomani della vittoria per 8-0 contro il Fanfulla al “Littorio”: “Decisamente il tempo non è favorevole agli azzurri. Quella che dapprima aveva l’aria di una strana combinazione, adesso prende l’aspetto di una vera esagerazione. Fatto sta che ogni volta che gli azzurri puntano fuori il capo dal loro ritiro per lavorare sulla palla, piove; quando essi organizzano un incontro di allenamento vero e proprio, allora l’acqua prende a cadere a catinelle. La cosa comincia a recare seriamente disturbo alla preparazione tecnica”.

(CUNEODICE.IT di Andrea Dalmasso)

Redazione

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