La Penna degli Altri

Quando il portiere Di Fusco giocò come attaccante

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(ILFATTOQUOTIDIANO.IT di Cristiano Vella – Foto WIKIPEDIA)

Il Fatto Quotidiano racconta l’esordio come attaccante del secondo portiere del Napoli Di Fusco. Correva l’anno 1989. Ecco un estratto.

[…] Dopo la vittoria di Stoccarda, al Napoli rimane la finale di Coppa Italia. Le 6 partite di campionato sono praticamente inutili, perché l’Inter è a 7 punti di vantaggio dagli azzurri secondi e nell’epoca dei due punti a vittoria è evidente che la squadra del Trap e di Pellegrini sia già virtualmente campione d’Italia. Succederà prima dell’11 giugno, giorno in cui il Napoli deve giocare ad Ascoli, contro l’ex Bruno Giordano.

[…] Maradona non c’è, Tapie gli ha promesso mari e monti a Marsiglia, lui a Napoli si sente schiavo, in particolare di se stesso, e fa le bizze. Non c’è neppure Carnevale, la lista degli infortunati è lunga e Bianchi è in rotta anche con la società: la 10 di Diego finisce sulle spalle di un ragazzino napoletano, Bucciarelli, in panchina vanno 3 soli calciatori. “Di Fusco è più forte degli attaccanti della Primavera”, sarebbe la motivazione ufficiale di Bianchi. In molti vedono una polemica del mister nei confronti dalla società. In gara naturalmente prevalgono le motivazioni dell’Ascoli che deve salvarsi e passa prima con Cvetikovic e poi con Giordano su rigore, ma a 10 minuti dalla fine si fa male pure Careca: Ciccio Romano è in panca per onor di firma e quindi entra Di Fusco. Tifosi increduli, calciatori pure: il portiere dell’Ascoli, il compianto Pazzagli, vedendo il collega arrivare in area lancerà il pallone fuori per capire cosa stesse succedendo.

[…] E la foto di Di Fusco che esce dal campo a fine gara abbracciando Pazzagli e ridacchiando con lui resta un ricordo indelebile di quella giornata.

 

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