La Penna degli Altri

Dominique Rocheteau, il talentoso “intellettuale” del calcio francese anni ’70 e ’80

(QUATTROTRETRE.IT di Davide Morganti – Foto WIKIPEDIA)

Il sito Quattro Tre Tre dedica un articolo a Dominque Rocheteau, protagonista della fortissima nazionale francese degli anni ’80. Ecco un estratto.

[…] Rochetau è l’ala destra del Saint Étienne, uno di quelli che fa impazzire le difese soprattutto quando sembra sul punto di perdere il pallone per il suo passo che inganna, segna molto, ha capelli lunghi come buona parte dei cantanti rock anni Settanta e un viso gentile, di delicata finezza che tanto piace alle donne; la Francia è orgogliosa di avere finalmente un calciatore di livello europeo, capelli al vento, fantasia sul campo e attenzione agli ultimi.

[…] Siamo nel 1974. […] Il giovane Rochetau, però, dopo due anni di sofferenze, alla fine riesce a diventare un calciatore decisivo per la qualità del controllo di palla, per la capacità di muoversi dentro e fuori l’area di rigore, per l’accelerazione letale – viene convocato in nazionale, arriva in finale di Coppa Campioni persa contro il Bayern anche perché lui è infortunato, riuscendo a giocare solo gli ultimi minuti e offrendo la palla, dopo una serie di dribbling irridenti, a un compagno che la sciupa davanti alla porta.

[…] Si arriva al 1980, è il momento di cambiare, Dominique va al PSG. Due anni dopo, quando nella sua ex squadra gioca l’astro nascente Platini, arriva la finale di Coppa di Francia: i parigini contro le Verts. Doppietta di Platini, sembra tutto perduto quando parte un cross dalla destra, la palla arriva a Rochetau che gira sotto la traversa e inchioda il risultato sul 2 – 2 (vincerà poi ai rigori il PSG 6 – 5) e scatena la folla che invade il capo, si abbraccia, qualcuno, cadendo, addirittura bacia il prato; resta, ancora oggi, una delle partite più affascinanti del calcio francese. Rochetau esulta (quando ancora si festeggiava contro la propria ex e non come adesso dove se fai gol invece sembra che ti abbiano sedato) correndo come un forsennato, travolto dalla gente.

[…] Nel 1978 è indeciso se partecipare ai Mondiali, c’è il regime di Videla che sta opprimendo e uccidendo gli oppositori argentini: alla fine decide di partire. Vuole organizzare qualche azione di protesta ma pochi intendono seguirlo, non succede nulla e quando la Francia viene eliminata Rochetau parla con alcuni studenti ma lo fanno a bassa voce, terrorizzati dalla dittatura.

 

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Redazione

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