La Penna degli Altri

Gianni Brera, l’irripetibile

Gianni Mura racconta Gianni Brera a Il Manifesto… di seguito alcuni estratti.

ILMANIFESTO.IT (Pasquale Coccia) – […] Brera rappresentò un punto fondamentale per il giornalismo sportivo. Nel primo dopoguerra era frequente la presenza di letterati nelle pagine dei quotidiani, anche sportivi, inviati a seguire il Giro d’Italia o il Tour de France: Dino Buzzati, Indro Montanelli, Anna Maria Ortese, Alfonso Gatto, Vasco Pratolini, Giovanni Arpino, Giovanni Mosca, ma non erano dei giornalisti sportivi. Il pregio di Gianni Brera è stato di fondere l’uomo di lettere con il giornalismo sportivo tout court e inventarsi neologismi un po’ alla volta.

[…] l’Italia era innamorata di Rivera e lui sosteneva che aveva stile ma non classe. Ricevette minacce di morte e andarono a bruciare le copie del Giorno sotto casa sua. Brera sapeva tenere bene le polemiche. Su Sacchi diceva che non aveva vinto uno scudetto, ma ne aveva persi cinque.

[…] Gli manifestai tutta la mia contrarietà quando partecipava al Processo del Lunedì di Biscardi, gli dissi: «Per tutto quello che hai guadagnato senti proprio il bisogno di andare da un personaggio del genere?». Lui mi mise la mano sulla spalla e rispose: «Giovannino, se sapessi quanto mi pagano».

[…] Nel 1965 ero appena entrato alla Gazzetta. Ero laureato in lettere e mi piaceva insegnare, volevo chiedergli se facevo bene a intraprendere la carriera giornalistica. Al telefono lo chiamai dottor Brera, mi disse di dargli del tu e di raggiungerlo presso la casa sul lago di Pusiano. Mi ero vestito con giacca, cravatta e mocassini nuovi. Appena arrivato mi chiese di aiutarlo a prendere le uova nel pollaio, aveva piovuto e mi rovinai i mocassini. Mi disse di stare attento a De Gaulle, un’oca, che di profilo assomigliava al presidente dalla Repubblica francese. Questo inventa su tutto, pensai.

[…] Brera ha fatto l’inviato da viaggiatore colto, parlava benissimo il francese e lo spagnolo, un po’ l’inglese e il tedesco. Il neologismo di cui andava fiero era l’aggettivo «intramontabile». […] Riferiva della partita con competenza, come tanti, ma poi aveva certi svolazzi che lo portavano a parlare della zuppa pavese, della politica, della letteratura, della storia.

 […] Brera non ha eredi. È irripetibile. È una montagna sacra.

Vai all’articolo originale

Redazione

GLIEROIDELCALCIO.COM Storia da raccontare

Recent Posts

Gattuso nei guai: così l’Italia è già fuori dal Mondiale

Mentre l'Italia sogna di andare al mondiale dopo oltre dieci anni dall'ultimo volta, i guai…

2 ore ago

Sinner, mondo del tennis a pezzi: l’accusa è gravissima

Jannik Sinner si trova sempre al centro dell'attenzione, e anche in questo caso è proprio…

5 ore ago

“Trattativa avanzata”: il primo colpo del Milan è una sorpresa

Al Milan servono forze fresche e la gara di Coppa Italia contro la Lazio lo…

12 ore ago

Batosta Napoli, non solo Lobotka: il comunicato UFFICIALE gela i tifosi

Non bastava l'infortunio di Lobotka che lo costringerà a saltare il big match con la…

19 ore ago

Fatto fuori dagli Australian Open, Sinner è una furia: annuncio pubblico

Jannik Sinner sta vivendo ore particolari, attorno a lui monta l’incredulità dei tifosi che non…

22 ore ago

Terribile lutto in Serie A, dramma Del Piero: addio straziante

Alessandro Del Piero è uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano, purtroppo…

1 giorno ago