Categories: Storie di Calcio

Gli 86 giorni di Antognoni

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

Era il 22 Novembre del 1981 quando il cuore del capitano viola si era fermato per 25, lunghissimi, secondi. Un tremendo scontro di gioco con il portiere del Genoa Martina, le mani tra i capelli del capitano ligure Onofri, la corsa in campo del medico dei grifoni Gatto e del massaggiatore Raveggi.  E poi, il giorno successivo, la decisione di operare il calciatore. Il professor Mennonna aveva tentato di ridurre l’ematoma, dopo un intervento durato più di due ore e mezza.

Il 2 Dicembre, finalmente, Antognoni aveva lasciato la clinica, ritornando a quella normalità che lo avrebbe poi ricondotto verso il tanto amato calcio giocato.

L’ok definitivo era giunto soltanto l’11 Febbraio, grazie al nullaosta dello stesso Mennonna e di Anselmi.

Si era arrivati così a quel 16 Febbraio del 1982, ore 15.00. Al centro d’allenamento della Fiorentina, la BMW di Giancarlo giunse con una mezzoretta d’anticipo. Sguardo sicuro, espressione compiaciuta e felice, abiti sportivi ed una racchetta in mano. Quello era il momento che Antognoni aspettava da 86 giorni. Un momento che aveva accarezzato e assaporato per tutto il periodo in cui aveva dovuto allenarsi da solo, per ristabilire una forma fisica accettabile in vista del rientro. Ad attenderlo c’erano quasi 500 tifosi, oltre ai giornalisti ed ai fotografi, tutti vogliosi di ammirare il ritorno di un campionissimo del pallone italiano.

Uno striscione campeggiava sulla recinzione di quel terreno:

“Bentornato Antognoni! Professore del calcio”

Calzamaglia nera, casacca rossa e poi via ad allenarsi con i compagni, lanciatissimi verso uno Scudetto che, a inizio stagione, sembrava quasi una chimera.

Alla fine di quell’allenamento di quarant’anni fa, il popolo viola tutto ebbe la certezza di aver ritrovato una bandiera come nessun’altra. Il simbolo di una fede calcistica, di una città, di un colore.

Antognoni si dedicò a firmare i tanto richiesti autografi e si lasciò intervistare dalla Gazzetta dello Sport:

“Solo un attimo ho pensato di abbandonare, subito dopo l’operazione. […] Ero frastornato, prostrato, annichilito. […] Adesso che la grande paura è passata, il Mondiale me lo sogno giorno e notte. […] Così, chi ha scritto di carriera in pericolo, campionato finito e addio Spagna, dovrà mettersi una mano sulla coscienza”

La pagina de La Gazzetta dello Sport del 17 Febbraio 1982

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

Published by
Andrea Gioia

Recent Posts

Gattuso nei guai: così l’Italia è già fuori dal Mondiale

Mentre l'Italia sogna di andare al mondiale dopo oltre dieci anni dall'ultimo volta, i guai…

2 ore ago

Sinner, mondo del tennis a pezzi: l’accusa è gravissima

Jannik Sinner si trova sempre al centro dell'attenzione, e anche in questo caso è proprio…

5 ore ago

“Trattativa avanzata”: il primo colpo del Milan è una sorpresa

Al Milan servono forze fresche e la gara di Coppa Italia contro la Lazio lo…

12 ore ago

Batosta Napoli, non solo Lobotka: il comunicato UFFICIALE gela i tifosi

Non bastava l'infortunio di Lobotka che lo costringerà a saltare il big match con la…

18 ore ago

Fatto fuori dagli Australian Open, Sinner è una furia: annuncio pubblico

Jannik Sinner sta vivendo ore particolari, attorno a lui monta l’incredulità dei tifosi che non…

21 ore ago

Terribile lutto in Serie A, dramma Del Piero: addio straziante

Alessandro Del Piero è uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano, purtroppo…

1 giorno ago