La Penna degli Altri

Gli allenatori esordienti nella storia della Juventus

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(QUATTROTRETRE.IT di Nicola Calzaretta)

Il sito Quattro Tre Tre ripercorre la storia degli allenatori che hanno allenato la Juventus ancora molto giovani. Di seguito un estratto

[…] Il primo parallelo […] è con Armando Picchi, giusto 50 anni fa. Estate 1970, Giampiero Boniperti è a capo della Juventus dal novembre dell’anno prima. La squadra è da rifondare: per tutti gli anni ’60 ha vinto un solo scudetto e una Coppa Italia. […] Boniperti e Italo Allodi, suo braccio destro, acquistano la “meglio gioventù” disponibile sul mercato per una rosa che risulterà composta in buona parte da “under 21”. Manca il nome dell’allenatore. […] Italo Allodi propone quello di Armando Picchi che ha smesso l’anno prima di giocare. […] Picchi, 35 anni, è la persona giusta per creare un gruppo vincente e per aprire un ciclo di vittorie. Una scelta azzeccata, pensano Allodi e Boniperti. Tuttavia, le polemiche non mancano. Intanto Armando non ha il patentino di prima categoria. Ma qui la Juve (e Allodi) fanno valere la loro forza, con un escamotage di abile costruzione. “Il corso abilitativo non si è tenuto per via dei concomitanti mondiali messicani; verrà fatto in futuro e a quello parteciperà il nostro Picchi”. Stop e fine delle trasmissioni. […] Armando Picchi è il mister di una squadra tutta nuova, fresca e sbarazzina. Ci vuole pazienza, ma intanto mette in campo per uno spezzone di partita Causio, giocatore che a lui piace molto, per evitare un suo possibile trasferimento alla riapertura delle liste in ottobre. Purtroppo il suo lavoro si interrompe a febbraio, quando il male che lo aveva già aggredito da qualche tempo, non gli dà più la forza di continuare. Al suo posto Boniperti chiama il fido Cestmir Vycpalek. Armando Picchi morirà a 36 anni il 26 maggio 1971.

[…] Sei anni dopo, 1976, […] La scelta stavolta cade su Giovanni Trapattoni, 37 anni, e uno scarno curriculum come tecnico. […] È stato un buon mediano, il Trap. Ha giocato anche in Nazionale. […] Dopo il ritiro nel 1972, è tornato in rossonero per il suo tirocinio da allenatore sotto l’ala protettiva di Nereo Rocco. Così, durante l’estate del 1976, con il Milan che pensava (anche lui) all’allenator giovane in rampa di lancio (l’innovativo Pippo Marchioro), il Trap inizia l’operazione “svincolo” dalla famiglia rossonera. […] Questo il racconto del presidente onorario della Juve: «Trapattoni aveva già una parola con l’Atalanta e quando l’ho chiamato è stata la prima cosa che mi ha detto. Ho telefonato al presidente Bortolotti, mio grande amico: ‘Achille, Trapattoni vorrei prenderlo io’. ‘Se lo vuoi tu, hai via libera’. Fatto. Il Trap è venuto a Barengo accompagnato da Giuliano e l’accordo lo abbiamo raggiunto a casa mia». […] In dieci anni, dal 1976 al 1986, la Juve del Trap conquista tutti i trofei in palio. In Italia, in Europa e nel mondo.

[…] Armando Picchi e Giovanni Trapattoni, quindi. Ma anche Dino Zoff. Nel 1988 quando gli fu affidata la panchina della Juve aveva sì 46 anni, ma nessuna esperienza come allenatore di squadre di club, visto che fino ad allora la sua carriera lo aveva visto per due anni selezionatore della Nazionale Olimpica, peraltro apprezzato. Nessun dubbio sulle sue qualità, ma occorreva la prova del campo. Le due coppe vinte nel 1990 con una squadra un gradino sotto Milan, Inter e Napoli, certificano le ottime doti di mister.

 

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Foto GIOCOPULITO

 

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