SPORTLEGNANO.IT – C’è stato un Grande Legnano, così come per ogni Club entrato nella storia del calcio, c’è stata sempre una grande squadra da ricordare da legare a un particolare periodo carico di trionfi oppure rimasto indelebile nella memoria dei tifosi o negli annali della Società.
Come si parla di Grande Juve, Grande Torino, Grande Milan, Grande Inter, con i massimi splendori dei rispettivi colori legati a un allenatore o a un campione o a una serie di questi che hanno riempito la bacheca di trofei in Italia o all’estero, entrando nella leggenda, perchè non parlare in riferimento ai nostri amati Lilla di un Grande Legnano nel periodo d’oro della Serie A e perchè non ricordare Campioni che da queste parti sono passati, ne citiamo uno per tutti come Gigi Riva, il “Rombo di Tuono“?
Le generazioni sono passate, forse ancora chi ha i capelli bianchi sa di un Legnanoche è stato in A, conosce di Palmer che arrivò in Italia perchè con la maglia della Svezia ci impressionò contro la nostra Nazionale o magari qualcuno tra i più fortunati andando allo stadio con i nonni o i padri ne avrà sentito rievocare le prodezze, le partite memorabili nel bene e nel male, come abbiamo ricordato nei giorni scorsi quella con il Bologna dove anche la Gazzetta si sbilanciò (vedi foto).
E allora perchè Legnano, intesa come città non ha mai ricordato e non ricorda i suoi Eroi del pallone? Cara grazia che abbiamo intitolato a Giovanni Mari l’impianto comunale e che di Ferdinando Villa ci si sia ricordati della piscina ma quel Grande Legnano che fine ha fatto nella memoria dei tanti Legnanesi, specialmente delle giovani generazioni? Che cosa ne sanno?
Abbiamo in città campi di via dell’Amicizia, di via della Pace, passati poi nel linguaggio comune come campo dell’Amicizia e della Pace, valori ci mancherebbe rispettabilissimi, ma possibile mai che magari il piazzale antistante lo stadio Mari non possa essere dedicato proprio al Grande Legnano, magari proprio come benvenuto a chi viene in trasferta ci auguriamo in un domani non lontano, rinfrescandogli cosa è stato il Lilla in certi anni del secolo passato e ricordandolo e celebrandolo anche dalla parte di quei popolari che sono sempre stati come il “loggione” della Scala per il calcio locale, con il sanguigno, appassionato e competente tifo popolare dei Legnanesi che sottoscrivevano abbonamenti e compravano biglietti, mettendo da parte la cifra dallo stipendio di Tosi, Manifattura, Cantoni e compagnia bella?
Non è giusto rassegnarsi all’oblio, quel Grande Legnano è da far conoscere e ricordare in città: lo meritano quei giocatori, quella squadra nel senso ampio anche di dirigenti e tecnici e sicuramente anche il pubblico, che ebbe la fortuna di assistere a stagioni favolose perchè la A non era cosa da poco e averla raggiunta costò sacrifici e impegni, con un lavoro competente per portare in lilla giocatori di assoluto livello anche internazionale.
Quel Grande Legnano calcistico rese grande anche la Città e oggi i suoi figli è giusto che ne siano orgogliosi e lo ricordino finalmente come si deve.
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