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I 57 anni di Bergomi, lo “zio” che vinse il Mondiale a 18 anni

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(RIVISTACONTRASTI. COM di Marco Metelli – Foto WIKIPEDIA)

Ritratto dello “zio” Bergomi nel giorno del suo 57esimo compleanno. Ecco un estratto.

[…] Il soprannome Zio, suo autentico marchio distintivo, se lo porta dietro fin dal suo ingresso nello spogliatoio interista, quasi vent’anni prima, affibbiatogli dal compagno di squadra Giampiero Marini per quei baffi assolutamente inusuali per un sedicenne.

[…] Lo scherzo del destino è che Beppe il primo provino lo fa con il Milan, a soli undici anni, per essere preso e poi lasciato a casa per colpa dei reumatismi nel sangue. Due anni dopo, quando lo vogliono tutte le grandi, lui non ha dubbi nello scegliere il Biscione in quello che si rivela un vero e proprio colpo di fulmine, che segnerà il corso della sua vita sportiva.

[…] Nello stesso periodo, il precoce Zio viene già convocato nella nazionale under 21 e poco prima del debutto in nerazzurro cerca di spiegare a Bersellini che vorrebbe restare ancora un po’ in Primavera, per imparare il mestiere, ma il mister, con fatica, riesce a convincerlo e a buttarlo in acqua in un match di Coppa Italia contro la Juventus, nel gennaio 1980. […] La svolta della carriera si consuma in un pomeriggio di luglio, allo stadio Sarriá di Barcellona. Enzo Bearzot decide di rimpiazzare l’infortunato Collovati con il più giovane giocatore azzurro della storia in un mondiale.

[…] Intorno alla metà degli anni Ottanta l’Inter ha buone squadre, ma non riesce a competere con la Juventus di Trapattoni e Platini. Allora capita che in quel periodo il Trap, prima di un derby d’Italia, chieda a Beppe se sia disposto a trasferirsi a Torino, ma lo Zio è irremovibile, da lì non lo schioda nessuno. Non è ancora capitano del Biscione perché ci sono davanti altri giocatori che hanno maturato centinaia di presenze come il libero Graziano Bini e il bomber Spillo Altobelli, ma con l’arrivo di Trapattoni alla Pinetina, nel 1986, il passaggio di consegne è sempre più vicino.

[…] Nel frattempo c’è anche la nomina a capitano della nazionale sotto la guida del ct Azeglio Vicini, nel nuovo ciclo dell’Italia che si appresta all’appuntamento dei mondiali casalinghi del 1990. […] La strada interrotta contro l’Argentina, in semifinale, sarà uno dei più grandi rimpianti nella carriera dello Zio, che si vede negata l’occasione di alzare la Coppa da capitano

[…] Abnegazione al lavoro e amore per la maglia che vengono ripagate nell’estate 1997, la più entusiasmante della storia nerazzurra, quella dell’arrivo del Fenomeno. Un uomo di buonsenso come Gigi Simoni in panchina considera tutti uguali, dai 18 ai 35 anni, e ripone una grande fiducia sullo Zio che vive una seconda giovinezza, risultando uno dei giocatori con più presenze. Stagione che culminerà con la vittoria della terza Coppa Uefa, che solo in parte placherà la delusione per il mancato Scudetto. […] L’annata giocata ad alti livelli vale comunque la chiamata, inaspettata, per il mondiale di Francia, nel quale Bergomi gioca le sue ultime tre partite in azzurro dopo l’infortunio di Nesta, vivendo un déjà vu che lo riporta a sedici anni prima in Spagna, solo che stavolta il sogno si interrompe ai rigori contro i padroni di casa.

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