L’Italia vola ai quarti grazie all’impatto devastante di Federico Chiesa, il quale sblocca un match difficilissimo e spiana la strada agli Azzurri. Un gol “storico” che entra negli annali della storia della competizione. Una piccola differenza c’è: quello di Enrico fu una rete “amara” vista la sconfitta della Nazionale mentre quella di Federico ha permesso di ritirare il pass per i quarti di finale.
Il Corriere della Sera si sofferma proprio su questo e ci porta indietro di ben 25 anni.
[…] Tale padre, tale figlio. Da Enrico a Federico. La famiglia Chiesa è sempre più Europea. Prima con una rete del 1996, poi con quella contro l’Austria a Euro 2020. Sì. Perché al gol di Federico Chiesa ai supplementari contro l’Austria, l’Italia è tornata indietro di 25 anni e 12 giorni, a quel 14 giugno 1996, quando la Nazionale di Arrigo Sacchi vice-campione del mondo affronta a Liverpool la Repubblica Ceca di un giovane (e semisconosciuto) Nedved. L’Europeo si disputa in Inghilterra. Gli azzurri hanno iniziato bene con una vittoria sulla Russia (2-1, doppietta di Casiraghi), ma si fanno sorprendere proprio da cechi, poi grande rivelazione nella competizione continentale, che si arrenderà soltanto in finale alla Germania, trionfatrice grazie al golden gol di Bierhoff […]
Un record di famiglia: con lo stesso vizio, il gol
[…] Fino a sabato 26 giugno quel gol di Enrico (in totale 17 presenze e 7 gol in Nazionale) è stato solo uno dei tanti del nostro calcio azzurro. Ma quando Federico Chiesa, figlio di Enrico, ha sbloccato ai supplementari la gara con l’Austria, in quel momento si è fatta la storia. Perché non era mai accaduto che padre e figlio segnassero entrambi in un Europeo. E anche questo è un record […]
(CORRIEREDELLASERA di Salvatore Riggio)
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