La Penna degli Altri

La grande Dinamo Kiev di Shevchenko

[…] La storia della Dinamo Kiev è una delle più ricche della vecchia Unione Sovietica e il club ucraino è uno dei pochi ad essersi fregiato di vittorie internazionali grazie ai due successi nella Coppa delle Coppe, ottenuti nel 1975 e nel 1986, oltre alla Supercoppa Europea sempre nel ’75.

[…]  La Dinamo Kiev, che intanto spadroneggia in un campionato ucraino nel quale non ha avversari, è forse la prima a tentare una risalita, di sicuro è la più organizzata grazie al tecnico Valerij Lobanovskij che guida la squadra praticamente dagli anni settanta (con parentesi da commissario tecnico dell’U.R.S.S.) e che ha conquistato le due Coppe delle Coppe precedentemente citate.

[…]Alla vigilia della Coppa dei Campioni 1997-98, la Dinamo Kiev appare discretamente attrezzata per recitare un ruolo da protagonista, perché ha una squadra solida e concreta, che a tratti gioca anche un calcio gradevole, fondata su una difesa rocciosa, su un centrocampo dinamico in cui spicca il tuttofare Husin (scomparso in un incidente di moto nel 2014) e, soprattutto, su un attacco atomico con la coppia formata dall’eclettico Rebrov e da Andrij Shevchenko, classe 1976, da molti individuato come astro nascente del calcio europeo.

[…] Così, nell’edizione 1998-99 della Coppa Campioni, la Dinamo Kiev è sostanzialmente la stessa dell’anno prima, ma con più esperienza. Il Ranking Uefa impone agli ucraini la partenza dai turni preliminari e quindi la stagione di Shevchenko e compagni inizia a fine luglio contro i gallesi del Barry Town, peraltro affrontati ai preliminari già l’anno precedente.

[…] Ai quarti gli ucraini se la devono vedere col Real Madrid, la regina d’Europa per antonomasia, un club che fa tremare le gambe solo a pronunciarne il nome. Ma Lobanovskij non è detto colonnello a casaccio, a lui del blasone del Real Madrid e della grandezza del Bernabeu interessa poco, lui vuole vincere e portare i suoi in semifinale.

[…] In Ucraina si consolano col titolo di capocannoniere del torneo conquistato da Shevchenko, autore di 8 reti come Dwight Yorke del Manchester United, e con la vittoria morale di esser riconosciuti come la squadra più bella della manifestazione.

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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan)

Redazione

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