La Penna degli Altri

La Juventus e i calciatori portoghesi

(QUATTROTRETRE.IT di Nicola Calzaretta)

[…] Dalla clamorosa doppia firma di Luis Figo fino a Cristiano Ronaldo. Storia di una sintonia sbocciata troppo tardi.

[…] L’ascesa è vertiginosa, Luis brucia le tappe e a 17 anni debutta nel campionato portoghese con la maglia bianca e verde a righe orizzontali dello Sporting. In parallelo si sviluppa la sua carriera con la maglia rossa della Nazionale: Figo è uno dei punti fermi delle varie rappresentative giovanili del Portogallo. Ed è lui il numero sette della Nazionale Under 20 (guidata dal suo mentore Queiroz) che il 30 giugno 1991 vince il Mondiale di categoria sconfiggendo ai rigori il Brasile di Roberto Carlos. […] Autunno 1994, scatta l’offensiva per l’acquisto di Figo. […] Il bubbone scoppia ai primi di febbraio del 1995, quando sui giornali viene sparata, quasi in simultanea, la notizia bomba: “Figo è nostro”. Il guaio è che l’annuncio in pompa magna viene dato sia dalla Juve che dal Parma e non siamo su Scherzi a parte. E allora cosa è successo? È accaduto che alcuni giorni dopo aver siglato l’accordo con la Juventus, Figo se ne sia “pentito” e abbia quindi inviato una raccomandata alla società bianconera esercitando  una sorta di diritto di recesso, un po’ come si fa negli acquisti per corrispondenza. Un tentativo unilaterale di smarcamento – ignorato dalla Triade, ma che è il chiaro segnale che la puzza di bruciato avvertita al momento dell’apertura della busta, proveniva da un incendio appiccato ad arte da qualche società concorrente. Ed ecco spuntare il Parma. Il quale, per bocca del suo DS Giambattista Pastorello, dice di avere a sua volta un contratto per la stagione 95-96 firmato da Jose Veiga, l’agente di Figo.

[…] Il 17 febbraio 1995, dopo che la Lega non ha ritenuto validi i contratti depositati dalle due contendenti, il nodo viene sciolto. Obtorto collo Juventus e Parma rinunciano a tesserare Figo per i successivi due anni, con divieto esteso a tutte le altre squadre italiane per lo stesso periodo. Tradotto in altri termini: per il talento di Almada – che tanto ci teneva all’Italia – le porte della Serie A si chiudono fino al 1997.

[…] Niente Figo per Juve e Parma, si diceva. Per i bianconeri sarebbe stato il terzo lusitano nella sua storia. […] Il primo della serie è il piccolo Rui Barros – centosessanta centimetri, riccioli inclusi – che apparve all’improvviso nell’estate del 1988.

[…] Dopo di lui, nel 1994, ci fu spazio per il regista Paulo Sousa, perno della prima Juve lippiana, tornata a vincere lo scudetto dopo nove anni di astinenza.

 

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Foto OPERAZIONENOSTALGIA

Redazione

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