La Penna degli Altri

La storia di Surano e un amore oltre Oceano

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ASALERNO.IT (Marco Rarità) – […] Questa è la storia di un ex, un ragazzone dal talento disciplinato con cinque anni di attività agonistica in italia […] Stiamo parlando di Juan Carlos Surano, in realtà Giancarlo, erroneamente chiamato e ricordato come Josè […]

Nacque proprio a Buenos Aires Juan Carlos, il 18 settembre del 1920, sangue italiano, il papà Ettore Surano infatti era piemontese e si stabilì qualche anno prima in Argentina. Il suo Giancarlo aveva l’Italia nel destino. Si innamorò di una ragazza argentina, lei senza madre e padre, nacque un amore senza tempo dando luce a tre figli.

Una sua immagine appare anche in “Lo Llevo en la Sangre”, un film argentino, diviso in saga, in cui viene narrata l’intensità con cui si vive il calcio con la maglia dei Chacarita Juniors, in una accesa rivalità con l’Atlanta, Surano era un Funebreros, letteralmente “becchino”, così come venivano chiamati i rosso-bianconeri di Chaca. […] a portarlo nel Belpaese è il Senor Alfredo Di Franco […] Surano approda nella Capitale, sponda biancoceleste ma non viene tesserato, cattivo esito i test nel 47, resta senza squadra ma si allena e il 20 gennaio del nuovo anno arriva a Salerno.

[…] Con Surano, il Senor Di Franco porta anche altri due argentini: Rodriguez e Sifredi, entrambi centrocampisti. C’è l’ok di Viani, magari i tre non rientrano perfettamente nel “vianema” ma sì, possono risultare utili alla causa per restare in A, la Salernitana infatti si giocava la salvezza nel massimo campionato italiano. E l’esordio per Surano arriva a marzo, viene schierato in un atipico (per l’epoca) centrocampo a tre, tutto argentino (Foto inedita dei tre argentini, Surano è il primo a sinitra, donataci dalla famiglia). Al Porta Elisa però non è una giornata da ricordare, i granata affondano con la rete di Michelini per la Lucchese. Da quel giorno però nessuna presenza per Surano durante la stagione. L’anno dopo in prova con le streghe di Benevento, nessuna presenza e poi, finalmente, un po’ di respiro a Cremona dove emerse il suo talento e catturò anche l’interesse della Juventus. Con i grigiorossi venne spostato sulla trequarti, quasi seconda punta, giocò anche contro i granata a dicembre e a maggio: 12 presenze e 2 reti con la Cremo. Dopo il calcio Juan Carlos cominciò a lavorare nel Consolato Argentino, settore passaporti, insieme alla moglie.

[…] E una ulteriore chicca ce l’ha regalata il nipote di Juan Carlos, Giancarlo Vinciguerra, un dono del patron Mattioli al nonno ricevuto nel 48. Custodito negli anni, un cavalluccio marino donato a tutti i calciatori in occasione dello storico campionato di Serie A.

Con Salerno, nonostante il breve periodo vissuto, il legame fu più che intenso, alla città che abbraccia le costiere sono ancora legate in modo speciale le figlie, in stretto contatto con alcuni parenti nel nostro territorio, la famiglia Surano infatti vive a New York, molti in particolare a Brooklyn ma non hanno mai dimenticato le loro origini […]

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