La Penna degli Altri

L’Europeo ’60, il primo della storia

(STORIEDICALCIO.ALTERVISTA.ORG – Foto 4VECTOR)

Storie di Calcio racconta l’Europeo del 1960, il primo di sempre. Ecco un estratto.

[…] La sesta ed ultima edizione della Coppa Internazionale (1955-1960) è ancora in corso quando l’UEFA propone una manifestazione continentale alla quale possano partecipare tutte le Nazionali. A volere la rassegna è soprattutto Henry Delaunay, Segretario della Federcalcio francese e primo Segretario generale della quasi neonata UEFA.

[…] Nel ’55, Henry Delaunay muore ma a portare avanti la sua idea ci pensa il figlio Pierre che forma una Commissione di studio assieme a Sebes (Ungheria), Frey (Austria), Constantras (Grecia) e Pujol (Spagna). Il 27 febbraio 1957, a Colonia, i cinque presentano all’UEFA il primo progetto della competizione

[…] Delle 33 federazioni facenti capo all’UEFA, solo 17, ossia il minimo necessario, rispondono affermativamente. […] Per la prima partita ufficiale del torneo, svoltasi a Mosca tra URSS e Ungheria, lo stadio Lenin presenta la folla delle grandi occasioni: oltre centomila spettatori affollano gli spalti e salutano la vittoria dell’undici di casa guidato da Kachalin, che propone in Lev Jascin e Igor Netto due dei giocatori più famosi nella storia del calcio sovietico.

[…] L’URSS, quindi, si trova in semifinale senza colpo ferire insieme a Jugoslavia Cecoslovacchia e Francia. Secondo regolamento, a questo punto una delle quattro superstiti riceve l’incarico di organizzare la fase finale della manifestazione e la scelta dell’UEFA cade sulla Francia. […] Il sorteggio delle semifinali accoppia Francia e Jugoslavia da una parte, URSS e Cecoslovacchia dall’altra.

[…] Il kappaò subito dalla Francia al Parco dei Principi è accolto con grande dolore da tutti i francesi, che disertano la «finalina». Arbitro l’italiano Jonni […] Francia e Cecoslovacchia scendono in campo il 9 luglio del ’60.

[…] La partenza è per gli jugoslavi che però, quando è il momento di concretizzare, si trovano di fronte «Ragno» Jascin che para tutto il parabile e qualcos’altro ancora.

[…] Il primo tempo è comunque tutto di marca jugoslava, ma bisogna attendere il 40′ per vedere Jascin, sino a quel momento assolutamente imbattibile, capitolare ad opera di Jerkovic, peraltro aiutato dal terreno reso viscido dalla pioggia. Sotto di un gol, nella ripresa l’URSScontinua a macinare il suo gioco e al 5′ ottiene il pareggio ad opera di Metreveli che sfrutta abilmente una serie di rimpalli favorevoli. 1-1 al 50′; 1-1 al 90′, 1-1 alla fine del primo tempo supplementare.

Poi, finalmente! 2-1 per i sovietici al 7′ del secondo supplementare quando Ponedelnik, su cross di Meskhi, tocca di testa battendo l’ottimo Vidinic.

 

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Redazione

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