Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

I gagliardetti d’Italia: il Matera

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Il gagliardetto di un club della Basilicata: il Matera

Il Matera si costituisce nel 1933 e vanta un passato di rispetto con trascorsi in serie B (stagione 1979-1980) e nelle categorie corrispondenti all’attuale serie C. I simboli riportati nei gagliardetti dei materani sono, tra gli altri, il bue tratto dallo stemma comunale nonché i sassi di Matera, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Nel dettaglio, i gagliardetti dei biancoazzurri, negli anni Sessanta, presentavano uno stemma con tre torri ed un pallone.

Il gagliardetto del Matera negli anni ’70

Anni ’80

Uno dei gagliardetti del Matera negli anni ’90

Negli anni Settanta, invece, dopo la realizzazione di gagliardetti ricamati in azzurro si passa ad una versione bianca con una fascia traversale azzurra. Negli anni Ottanta, in linea con molte altre società, il club della Basilicata realizza gagliardetti con un simbolo stilizzato, in questo caso un bue. Nel 1988, a seguito di una fusione, la squadra assume la denominazione di Pro Matera Sport con relativi gagliardetti che mantengono il biancoazzurro. L’anno seguente la squadra diventa Matera Sport e utilizza un simbolo costituito da uno scudo partito biancazzurro con una lettera M e il profilo di uno scorcio della città all’interno.

2000

2008

2012

Negli anni Novanta furono realizzate numerose versioni dei gagliardetti coerenti con i vari cambi societari. Tra questi quello in uso dal 1998 con la denominazione Materassi insieme allo stemma civico e dell’Unesco. Negli anni seguenti si realizzarono ulteriori varianti fino al 2012 quando appare uno scudo con i profili cittadini. Più recentemente, grazie alla sinergia con il Grumentum Val d’Agri (sodalizio di Grumento Nova in provincia di Potenza) la società assume la denominazione Grumentum Matera nel 2021 con la realizzazione di un nuovo gagliardetto per poi tornare, dal 2022, ad essere F.C. Matera.

Il gagliardetto del club della Basilicata nella stagione 2021-2022

GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli)

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