La Penna degli Altri

Morte Giuliani – La moglie: “Isolati e abbandonati da tutti…”

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[…] Raffaella era la moglie del portiere Giuliano Giuliani, campione d’Italia con il Napoli nel 1990, stroncato dall’Aids sei anni più tardi. Una ragazza che come tante a quei tempi pensava che il virus dell’Hiv fosse una specie di mostro che piombasse soltanto in un certo mondo, fatto da gente sregolata, tossicodipendenti, gay. «Quando Giuliano me lo ha detto, pensavo che sarei morta anche io. Pu una coltellata. Ho temuto il contagio, per me e anche per nostra figlia Jessica, che aveva soltanto un anno. Abbiamo trascorso sei mesi d’inferno in ospedale. Ancora oggi credo di essere una miracolata, a volte mi sento in pericolo. Lo so, è assurdo, ma traumi come questo resistono, ti condizionano la vita». Raffaella poi ha capito, ha perdonato suo marito che pagò con un prezzo altissimo una notte di sesso in Argentina («andò al matrimonio di Maradona, fu l’unico tradimento», dice).

“[…] Isolati e abbandonati da tutti. Amici, compagni di squadra, sono spariti. Allora come oggi. L’unico è stato Renica, qualche anno fa, a chiedermi scusa. Chiesi proprio a Maradona di organizzare una partita in suo ricordo, neanche mi rispose. Credo ci voglia coraggio nella vita… , […] Come è devastante il pensiero che i suoi amici, i calciatori lo abbiano dimenticato in un secondo. E al suo funerale eravamo soli. Ecco, Giuliano non lo meritava».

[…] Spesso torna a Napoli. «L’unica città che ama ancora mio marito, che ricorda quanto ha dato Giuliano al calcio. Onomastici, compleanni, alcuni amici mi chiamano sempre. Il calcio no, è un buco nero della nostra vita. Un mondo dove l’unico valore è rappresentato dai soldi».

Corriere della Sera – Monica Scozzafava

Il nostro PodCast sulla storia dei Giuliano Giuliani

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