La Penna degli Altri

Nacka Skoglund, il prodigio svedese che incontrò la sfortuna

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(STORIEDICALCIO.ALTERVISTA.ORG – Foto WIKIPEDIA)

Storie di Calcio racconta il grande Nacka Skoglund, genio del calcio della Svezia che sfornava grandi talenti. Ecco un estratto.

[…] Skoglund non è stato né il primo né l’ultimo dei campioni travolti dalla realtà. […] Ma nessuno come lui ha rappresentato gli eccessi e le miserie del calcio, l’aridità di un ambiente che ti esalta e ti dimentica, o peggio ti cancella.

[…] Lennart nasce a Nacka, sobborgo di Stoccolma, alla vigilia di Natale, il 24 dicembre 1929. Nacka è il quartiere meno ricco di Stoccolma, Lennart ne diviene presto un idolo. […] A sedici anni gioca regolarmente nel Soder IK e la sua fama dilaga. Lo ingaggia l’Hammarby, offrendogli un vestito e due paia di scarpe nuove. Lo chiamano tutti «Nacka», per via delle origini. A diciotto anni è eletto calciatore dell’anno.

[…] La Svezia sta allestendo la Nazionale per i primi Mondiali del dopoguerra, quelli del 1950 in Brasile. I giocatori più famosi, che due anni prima hanno conquistato l’oro olimpico a Londra, sono ormai fuori concorso, attratti dal professionismo, sparsi fra l’Italia e la Spagna. Per scegliere la squadra si segue un sistema originale: la formazione indicata dalla commissione tecnica, opposta a quella selezionata dai giornalisti sportivi. Ignorato dalla prima, Nacka trova posto, all’ala destra, nella squadra della stampa. Nel confronto diretto, Nacka segna tre gol, uno più bello dell’altro. E ovviamente si conquista un posto indiscutibile di titolare. A ventun anni, Lennart è una delle attrazioni del Mondiale. Gioca col numero dieci, integrando un trio centrale d’attacco (Palmer–Jeppson–Skoglund) che sarà interamente fagocitato dal calcio italiano. Specie dopo che, proprio contro l’Italia bi-campione in carica, la Svezia vince 3-2, con le invenzioni di Nacka e i gol di Jeppson, e rispedisce precocemente a casa i milionari di casa nostra.

[…] Ma sul campo Skoglund è un mostro di bravura. […] Il calcio, per Nacka, è stato una bacchetta magica. O almeno sembra.

[…] Nel 1958, alla soglia dei trent’anni, Skoglung viene richiamato in patria per giocare nelle file della Svezia i Mondiali di casa. È una squadra di grandi veterani, molti provenienti dal calcio italiano. Con Nacka ci sono Gren, Liedholm, Hamrin, tutti avanti negli anni, ma ricchi di classe. Quella Svezia arriva seconda, perdendo la finalissima con l’insuperabile Brasile di Pelé.

 

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