Gli Eroi del Collezionismo

Una maglia, una storia… la bianca del Napoli del primo Scudetto

Published

on

La maglia bianca del Napoli del Primo Scudetto

 

Con la maglia di questa settimana posso affermare che per me si chiude un piccolo cerchio per la personale collezione di maglie del Napoli. È una maglia che sembrerà strano a crederci, ma risulta di difficilissima reperibilità (ed infatti ci ho messo parecchi anni prima di trovarla). La maglia in questione è quella bianca da trasferta del Napoli della stagione del primo scudetto.

Una maglia molto difficile

Rappresenta l’ideale completamento della stagione 1986-87, perché si aggiunge alle due azzurre e alla terza maglia rossa già presenti in collezione e, pertanto i colori della cavalcata del primo scudetto ora, con questo ultimo arrivo , possono ritenersi completi. La difficoltà di ricerca di questa maglia è dovuta principalmente a due fattori: il primo, ovviamente, è che si tratta di maglia da trasferta, quindi usata pochissimo, in questo caso addirittura in un’unica partita, come dirò in seguito; il secondo è che la maggior parte di queste maglie bianche con sponsor Buitoni, all’epoca del cambio di sponsor commerciale con l’avvento della Mars (fine 1988), furono tutte riciclate con toppa termosaldata con il nuovo sponsor e devolute al settore giovanile azzurro.

Particolare del numero color azzurro

Questa maglia, per mia fortuna, si è “salvata” da questo processo irreversibile di reimpiego. Moreno Ferrario la donò ad un altro ex calciatore del Napoli che l’ha tenuta in collezione fino ai giorni nostri.

 

Le quattro maglie della stagione 1986-87 con i tre colori utilizzati

La partita della maglia del primo Scudetto: Atalanta-Napoli

La maglia è un modello a manica lunga utilizzato dal Napoli in gara ufficiale esclusivamente nella trasferta vittoriosa di Bergamo contro l’Atalanta dell’8 marzo 1987: a decidere le sorti dell’incontro sul difficile campo dei nerazzurri fu un gol del bomber Bruno Giordano dopo 12 minuti di gioco. Fu un mattoncino importante che consentì agli azzurri, in vetta alla classifica, di allungare il distacco dalla prima inseguitrice Juventus, fermata a sorpresa sul 2-2 in casa dall’Ascoli, da 4 a 5 punti.

Moreno Ferrario ritratto di spalle a Bergamo nell’esultanza del gol di Giordano (si riconosce anche Ciro Ferrara)

Diego Maradona con il modello a manica lunga consola Magrin dopo la sconfitta

Caratteristiche della maglia

Si tratta di un modello invernale in lana pesante che reca il celebre sponsor Buitoni in rosso, lo stemma societario di colore blu scuro che, a differenza della maglia presentata due settimane fa, è cucito alla maglia e non stampato in vernicetta; il numero 5 sul retro maglia, nell’inconfondibile color azzurro Napoli, è di forma più “panciuta” e se ne trova riscontro anche nella foto di Ferrario in campo a Bergamo, ritratto di spalle durante la partita.

I modelli di maglia bianca

Questo fu uno dei quattro modelli di maglia bianca utilizzati dal Napoli in quella trionfale stagione. Gli altri sono i seguenti: I) modello a manica corta in filo di Scozia, utilizzato nelle trasferte di Verona e Como. II) modello a manica corta in lanetta leggera, utilizzato solo a Bergamo contro l’Atalanta nella finale di ritorno di Coppa Italia. III) modello a manica corta in lanetta pesante, utilizzato nelle trasferte contro Brescia, Avellino, Sampdoria, Fiorentina, Inter ed Empoli.

Il calciatore che l’ha indossata

Sullo storico centrale azzurro Ferrario, essendo la terza sua maglia che giunge nella mia personale raccolta, ribadisco come rappresenti tuttora una delle bandiere del Napoli di Ferlaino. Rimase nel club partenopeo dal 1977 al 1988, quando fu messo sulla lista nera da mister Ottavio Bianchi dopo l’ammutinamento del precedente campionato. Protagonista di tante battaglie, ha vissuto meritatamente da protagonista il primo scudetto azzurro dopo esserci andato vicino anche nel 1981, quando una sua celebre autorete nel match con il derelitto Perugia, pose fine alle velleità di tricolore per i ragazzi di Rino Marchesi.

GLIEROIDELCALCIO.COM (Enrico Di Mauro)

più letti

Exit mobile version