GLIEROIDELCALCIO.COM (Danilo Sandalo) – “Se Baggio è Raffaello, Del Piero è Pinturicchio” questa è una delle frasi con le quali Gianni Agnelli rispondeva a tono e con il suo inimitabile humor, fatto di classe e cultura, ai giornalisti che talvolta provavano a stuzzicarlo su un argomento. Una risposta questa che racchiude per certi versi tutta la grandezza, l’eleganza e la cultura dell’ “Avvocato” più famoso e conosciuto d’ Italia.
Le sue frasi, sempre puntuali, precise, dirette, sarcastiche, ma soprattutto mai scontate o dette a caso, divenivano ancora più intriganti grazie alla sua pronuncia arricchita da una “erre” moscia che rendeva ciò diceva un qualcosa di supremo, quasi una sentenza dalla quale ci si pendeva quasi a “bocca aperta”.
Nato a Torino il 12 marzo 1921, oggi ne ricorre il centesimo anniversario della nascita. Una data molto importante e sentita non solo per il mondo del calcio, ed in particolar modo il popolo juventino, ma anche da tutti gli altri ambienti che caratterizzano gli aspetti socioculturali del nostro bel paese.
Amministratore e principale azionista della Fiat, le sue grandi passioni erano la Juventus e la Ferrari, ma era anche un grande amante della bellezza estetica, oltre che delle belle donne, e non è un caso che dalla Juventus siano passati calciatori come Michel Platini, Roberto Baggio e Alessandro Del Piero, tutti battezzati ed etichettati grazie alle battute ed alle frasi ad effetto che solo l’ Avvocato sapeva intonare e trasmettere.
Ricordare Gianni Agnelli, oggi, diviene un dovere perché è stato senza dubbio un personaggio che con le sue intuizioni, cultura, visioni, ha dato un contributo molto importante alla società italiana ed alla sua collocazione nel mondo e se le sue frasi ancora oggi risuonano come attuali un motivo ci sarà pure e lo si può ritrovare nel fatto che la grandezza di un uomo non è relativa solo al suo tempo trascorso in vita terrena, ma resiste al tempo consegnandosi alle nuove generazioni in maniera sempre viva ed attuale.