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Diego Pablo Simeone e lo straordinario gol che lo presentò alla Serie A

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia) – Il Pisa dei miracoli è un’opera d’arte bella ma incompiuta. Una squadra che aveva nel duo Lucescu – Giannini i condottieri dei due blocchi e in Romeno Anconetani il vulcanico presidente dalla positività contagiante.

La stagione ’90/’91 inizia con i buoni auspici, dopo la promozione dell’anno precedente sotto la guida dello stesso Luca Giannini. Arrivano in toscana anche due argentini che faranno tanta strada nel mondo del calcio; il primo è un difensore elegante e timido, l’altro un centrocampista dalla faccia dura e dal gioco tenace.

Si chiamano Jose Chamot e Diego Pablo Simeone. Anconetani li acquista dal Rosario Central e dal Velez Sarsfield, confermando quello suo strano fiuto per gli affari che lo consacrerà come uno dei simboli del calcio di fine millennio.

Le prime due giornate del torneo post mondiale iniziano subito col botto; il Pisa passa a Bologna con un gol del solito Piovanelli e si presenta alla partita del 16 Settembre 1990 con un organico pronto a stupire. L’avversario è il Lecce di Boniek, riconfermatosi in A dopo l’anno con alla guida Carletto Mazzone.

Quel giorno l’Italia scoprirà il talento di Simeone grazie ad un gol straordinario, poco conosciuto, ma rimasto nella memoria degli spettatori accorsi all’Arena Garibaldi.

Diego Pablo riceve un pallone al limite dell’aria di rigore; lo controlla con un leggero tocco sotto, lo alza leggermente, fa una palombella a scavalcare il difensore salentino ed infila Zunico con un esterno al volo, sul palo destro.

La Gazzetta dello Sport titola: “Simeone a scuola di miracoli”.

Simeone, in quella stagione, si presenterà così all’ “università del calcio mondiale” (come lui stesso definì la Serie A); il suo Pisa, invece, andrà in B dopo aver raggiunto, e perso, la finale dell’ormai scomparsa Mitropa Cup.

 

Foto WIKIPEDIA

 

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