Scandalo nella finale del Roland Garros (Foto Instagram - glieroidelcalcio.com)
Sinner-Alcaraz, finale storica al Roland Garros ma esplode la polemica. Un vero e proprio scandalo si grida alla “vergogna”.
Doveva essere una festa per il tennis. Una di quelle partite da ricordare per sempre, con due giovani campioni pronti a darsi battaglia sul campo più iconico della terra rossa. E in effetti lo è stata, almeno per quanto riguarda il livello tecnico.
Ma la finale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, la più lunga nella storia del torneo, si è trasformata in qualcosa di molto diverso. Non appena il sipario è calato sul match, infatti, le polemiche hanno preso il sopravvento. E non si parla di scelte arbitrali o di colpi sbagliati. Il bersaglio, stavolta, è il pubblico del Philippe-Chatrier.
Sinner-Alcaraz, scandalo al Roland Garros
Già durante il match si era capito che qualcosa non andava. I segnali erano chiari, fastidiosi, ripetuti. E adesso che tutto è finito, la sensazione generale è una sola: si è superato ogni limite. Il comportamento degli spettatori francesi è stato definito da molti appassionati e addetti ai lavori come semplicemente vergognoso. Fischi costanti, rumori durante i colpi di Sinner, urla fuori tempo che hanno disturbato non solo il gioco ma anche l’atmosfera, trasformando una finale Slam in uno spettacolo rovinato. E la rete, com’era prevedibile, è esplosa.
Pubblico antisportivo e irrispettoso al Roland Garros, è polemica (Foto Instagram – glieroidelcalcio.com)
“Pubblico insopportabile” è uno dei commenti più moderati. “Vergognatevi” campeggia ovunque sotto i post ufficiali del torneo. C’è chi accusa il Roland Garros di non saper garantire il rispetto per tutti i giocatori, chi paragona il comportamento del pubblico a quello di certi stadi di calcio, e chi arriva a dire che mai, in nessuno degli altri tre Slam, si è visto un tale livello di antisportività. Senza ombra di dubbio, il Philippe-Chatrier ha perso la faccia agli occhi di molti.
E il paradosso è che Jannik Sinner aveva cominciato alla grande. Due set a zero per l’altoatesino, una gestione lucida del gioco, con il match che sembrava avviarsi verso una chiusura abbastanza netta. Ma proprio lì è cambiato tutto. Il pubblico ha iniziato a spingere in modo evidente per Alcaraz, e non con semplici applausi o cori di incitamento. Si è andati oltre, e parecchio. Il sospetto — più che fondato — è che gli spettatori volessero prolungare lo spettacolo a ogni costo. Ma il modo scelto ha sporcato la competizione.
Alcaraz, alla fine, ha vinto. E il suo merito non si discute. Però il contesto in cui è arrivata questa vittoria solleva più di una domanda. Perché se un pubblico diventa protagonista in negativo, allora qualcosa va rivisto. Il tennis è uno sport che si fonda sul rispetto, sulla correttezza, sulla capacità di applaudire anche l’avversario. Tutto ciò che ieri è mancato. Non è solo una caduta di stile, è una ferita per tutto il circuito. E se davvero il Roland Garros vuole restare tra i grandi eventi dello sport mondiale, dovrà farsi qualche domanda. Anche scomoda.