Gli Eroi del Collezionismo

Una maglia, una storia … il Napoli della MaGiCa

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Oggi condivido la maglia di un grande campione e di uno degli attaccanti italiani tecnicamente più forti degli anni 70 e 80 … Bruno Giordano e la MaGiCa

Arriva in collezione la mia seconda maglia del grandissimo Bruno Giordano, uno degli artefici del primo scudetto azzurro della stagione 1986-87 con i suoi gol pesantissimi (personalmente ricordo, tra i tanti, il gran gol realizzato al Torino il 22 febbraio 1987 da subentrato che sbloccò una partita difficilissima) e con i suoi assist pregevolissimi (come dimenticare i due assist a Carnevale e Diego nella vittoria contro il Milan del 26 aprile 1987).

Bruno Giordano era un calciatore tecnicamente fortissimo che arrivò all’ombra del Vesuvio nel 1985 dopo la retrocessione della sua Lazio da cui si congedò da vero bomber.

Lanciato dall’indimenticato Maestrelli dopo la partenza per gli Stati Uniti di Chinaglia, fece suo il titolo di capocannoniere nelle stagioni 1978-79 (19 gol) in serie A e nel 1982-83 in serie B (18 gol) consentendo ai capitolini di risalire in A dopo lo scandalo calcioscommesse che vide la retrocessione dei biancocelesti in serie B e la squalifica di tre anni e sei mesi, in parte condonati dopo la vittoria al Mundial 82, per il bomber nativo di Trastevere.

Giordano rimase in azzurro tre anni ed è ricordato come uno degli attaccanti più “sudamericani” che ebbero la fortuna di giocare con Diego. Nel Napoli, Bruno Giordano fu più un rifinitore che un vero bomber, ma fu decisivo per la conquista del tricolore, tanto è vero che ancora oggi, dopo tanti anni, è amatissimo dai tifosi partenopei.

Fu parte del famoso tridente dei sogni Ma.Gi.Ca (Maradona-Giordano-Careca, in foto con questo modello di maglia) che purtroppo abbiamo potuto ammirare per una sola stagione.

La storia con il Napoli purtroppo, terminò con il noto ammutinamento contro il mister Ottavio Bianchi che portò alla sua cessione insieme a Bagni, Renica e Garella.

Giordano fece ancora benissimo in quel di Ascoli, dopo una parentesi di un anno a Bologna, segnando il centesimo gol in serie A e riportando il Picchio in serie A nel 1991.

La maglia è un modello estivo in acrilico leggero utilizzato ad inizio e fine stagione dalla squadra.

È una maglia più unica che rara data la presenza della coccarda e dello scudetto. Come noto, per far posto sulla maglia a questi graditi ospiti, lo stemma del Napoli “emigrò” in quella stagione sulla manica destra.

Lo stemma è stampato in vernicetta sulle maglie in acrilico leggero anche se ci sono due modelli, uno uguale a questo ed un altro in un tessuto simile al raso dove lo stemma è invece cucito.

Lo sponsor Buitoni è stampato in vernicetta in dimensione più grande del solito, rispetto alle corrispondenti versioni della maglia in acrilico pesante e anche rispetto alle stagioni precedenti.

Anche lo stemma Ennerre è molto particolare, avendo un contorno nero e bianco meno “voluminoso” rispetto a quello presente sugli altri modelli di maglia.

Nessuna differenza sul numero, come al solito cucito a zigzag sul retro della maglia.

Questo modello di maglia lo ricordiamo in particolare per essere stato indossato, tra le altre, nel corso delle sfide di Coppa contro il Real Madrid, nella prima di campionato a Cesena e nell’ultima, mesta, sconfitta in casa contro la Sampdoria.

Si tratta di una maglia dal significato davvero attuale, reca infatti quello scudetto che gli azzurri stanno piano piano conquistando dopo 33 anni, da quel 29 aprile 1990 che è rimasto indelebile nei ricordi di tutti i tifosi napoletani ed è una maglia che ricorda tanto gli epici duelli contro il Milan di Sacchi che proprio nel 1988 sfilò lo scudetto dalle maglie azzurre dopo una rimonta incredibile sugli azzurri, autori di un imprevedibile calo verticale. Quest’anno sembrerebbe succedere il contrario, con gli azzurri vicini a “rendere il favore” ai rossoneri di Pioli, detentori del titolo di campioni d’Italia, senza poi parlare dell’inedito scontro fratricida ai quarti di Champions League.

Insomma maglie storiche ma corsi e ricorsi storici e temi sempre attuali!

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