La Penna degli Altri

12 maggio 1974, la Lazio è Campione d’Italia per la prima volta

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Questo il comunicato odierno della società biancoceleste che ricorda quella giornata:

“Era il 12 maggio del 1974. La Lazio guidata da Tommaso Maestrelli sfidò il Foggia allo Stadio Olimpico di Roma nella penultima giornata di campionato. La Prima Squadra della Capitale è a 180 minuti da un sogno. Dal primo Scudetto della sua storia. Il Foggia, dal canto suo, è a caccia di punti per non retrocedere. La gara è dunque tesa dal primo minuto di gioco, ma nonostante la tenacia dell’avversario, i biancocelesti riescono a portarsi in vantaggio al 60′ con il solito Giorgio Chinaglia che, dagli undici metri, non sbaglia. I tifosi presenti all’Olimpico fremono, la gioia è incontenibile e questa, al triplice fischio dell’arbitro Panzino, esplode in un unico grido: “Campioni d’Italia!”. La Banda Maestrelli diventò così leggenda”.

Per ricordare quella giornata, in cui si svolsero anche le consultazioni elettorali riguardanti il referendum abrogativo della legge istitutiva del divorzio entrata in vigore poi nel dicembre del ‘70, vi segnaliamo un bellissimo articolo su Attualita.it a firma Amedeo Santicchia, di cui vi proponiamo un breve estratto.

“Il ritorno a casa è delirante nel senso che il tragitto dallo stadio al quartiere Trieste, residenza del nostro protagonista, è immerso nel pieno di caroselli da parte di una tifoseria impazzita che si è letteralmente appropriata dell’intera città. L’avvicinamento a casa avviene su una A112 guidata da un terzo soggetto con l’attore della nostra storia che stava davanti, vicino al guidatore, completamente fuori dal finestrino con una bandiera in mano incurante del pericolo che quella posizione potesse portare.
Appena giunti in zona Piazza Annibaliano due signore anziane, di cui una con un cappellino che ricordava la romantica donna inglese rappresentata comicamente da Enrico Montesano, vedendo tanta manifestazione di felicità (eufemismo..) e rischiando di finire sotto la vettura, chiedono chi avesse vinto nelle consultazioni referendarie sul divorzio non immaginando minimamente che l’esaltazione espressa da quei ragazzi era di tutt’altro genere…
La risposta del nostro non fu riportata dai verbali dell’Accademia della Crusca: “a signò ma che c…zo ce frega del divorzio, avemo vinto lo Scudettooooo!”

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