Storie di Calcio

17 Febbraio 1982: l’amichevole tra la Polonia di Boniek e la Roma di Viola

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

Baffetto rosso, fisico asciutto e scatto fulminante. Calciatore d’altri tempi, talento dell’est che si era costruito nelle fila del Widzew Lodz, a lezione da quella scuola polacca che aveva impressionato durante il Mondiale del 1978. Zibi Boniek era la punta di diamante di una Polonia lanciatissima verso il torneo della consacrazione, uno squadrone che cercava di rodare le prestazioni prima della passerella di Giugno.

In quel programma di preparazione erano comprese due amichevoli in terra italiana. La prima, giocata il 14 Febbraio, aveva visto la brutta sconfitta sul campo del Modena. La seconda, invece, si giocò appena tre giorni dopo sul terreno dell’Olimpico. Avversario di quel 17 Febbraio 1982: la Roma di Dino Viola.

Il biglietto della gara di tipo “Invito” (museodellaroma.it)

Zibi era il pezzo pregiato da esporre davanti alla compagine capitolina, talmente pregiato da attirare su di sé gli occhi delle maggiori squadre italiane. Il mercato si stava aprendo sempre di più, le frontiere sembravano ormai labili e i fuoriclasse smaniavano per venire a giocare nel campionato più bello del mondo. Una corsa a due tra Juventus e giallorossi, con questi ultimi leggermente favoriti.

La partita non fu proprio delle migliori sul piano tecnico, ma servì a saggiare le doti del rosso di Polonia. Una doppietta di prepotenza, grazie ad un calcio di punizione capace di piegare i guantoni di Tancredi e ad un sinistro preciso e calibrato. La truppa di Liedholm, non ancora mostruosamente dominatrice come nel 1983, seppe rispondere con i gol di Spinosi e Pruzzo.

A fine incontro, l’intervista di Calamai sulla Gazzetta dello Sport raccolse le dichiarazioni a caldo del giocatore:

“Spero di aver soddisfatto i tifosi italiani, anche se la mia condizione è appena al 50%. Falcao? Un gran giocatore, sarebbe bello giocargli affianco”.

E in effetti, l’obiettivo dell’ingegner Viola, sceso a fine partita negli spogliatoi per salutare personalmente Zibi, era proprio quello di affiancare il 5 brasiliano all’astro nascente venuto dall’est. Un progetto di mercato curato minuziosamente e stoppato per un cavillo. La firma c’era già, il contratto pure, ma mancava il nullaosta del ministro dello sport, contrario ad accettare il pagamento del cartellino in tre rate.

Alla fine la spuntò la Juventus grazie alla formula tutto e subito. La Polonia si giocò la semifinale contro l’Italia, Boniek passò in bianconero per un triennio e promise un futuro capitolino dopo i tre anni successivi.

(foto asromaultras.org)

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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