Categories: La Penna degli Altri

20 APRILE 1941 – l’addio all’allenatore di Campo Testaccio Barbesino, caduto in territorio nemico

LAROMA24.IT (Federico Baranello) – La storia dell’A.S. Roma è un susseguirsi e un continuo intrecciarsi di vicende sportive e umane. Alcune davvero memorabili, altre struggenti e drammatiche.

Luigi Barbesino, classe 1894, è un piemontese di Casale Monferrato. Gioca da centromediano nel Casale dal1911 al 1920 e ne è il Capitano quando, nel 1914, vince l’unico storico scudetto della storia Nerostellata.
Entra anche nel giro della Nazionale dove conta cinque presenze ed un gol. Da allenatore conquista la promozione in serie A con il Legnano per poi giungere alla Roma nel 1933. Per capire bene che personaggio è Barbesino ci affidiamo alla descrizione di chi lo ha conosciuto, Giulio Andreotti: “Era un uomo dalla corporatura che metteva soggezione, me lo ricordo in quanto andava a mangiare con la squadra nel ristorante vicino a casa mia. Aveva una forte personalità che spesso lo rendeva un po’ antipatico ma era sicuramente un uomo di comando” (Cit. www.casalenews.it).

Al suo arrivo punta molto sulla preparazione e rivoluziona i metodi di allenamento che prevedono, a differenza di quanto fatto sino a quel momento, lunghe sedute in palestra anche con l’ausilio di anelli e parallele. Non tutti i giocatori ne sono proprio contenti. Con Barbesino la Roma sfiora lo scudetto nella stagione 1935/36 e arriva in Finale di Coppa Italia nel 1937 persa con il Genova a dodici minuti dalla fine. A questo punto lascia la società giallorossa. Ancora una stagione da allenatore con il Venezia per poi dedicarsi anima e corpo alla carriera militare arruolandosi nella Regia Aeronautica. Qui consegue il brevetto di “Osservatore di Aeroplano” e diviene Ufficiale.

Il 20 aprile 1941 Barbesino effettua una missione in territorio nemico, sui cieli della Tunisia e della Libia. Dopo circa un’ora di volo le pessime condizioni meteorologiche costringono l’aereo “gregario” a tornare alla base, mentre l’altro aereo dove è anche Barbesino non fa più ritorno. Tutto l’equipaggio composto da sei militari viene dato per disperso.

Chissà se vincendo lo scudetto nel 1936, sfumato sulla linea del traguardo per un solo punto, un solo maledettissimo punto, la sua vita avrebbe potuto prendere altre strade.

Redazione

GLIEROIDELCALCIO.COM Storia da raccontare

Recent Posts

Gattuso nei guai: così l’Italia è già fuori dal Mondiale

Mentre l'Italia sogna di andare al mondiale dopo oltre dieci anni dall'ultimo volta, i guai…

2 ore ago

Sinner, mondo del tennis a pezzi: l’accusa è gravissima

Jannik Sinner si trova sempre al centro dell'attenzione, e anche in questo caso è proprio…

5 ore ago

“Trattativa avanzata”: il primo colpo del Milan è una sorpresa

Al Milan servono forze fresche e la gara di Coppa Italia contro la Lazio lo…

12 ore ago

Batosta Napoli, non solo Lobotka: il comunicato UFFICIALE gela i tifosi

Non bastava l'infortunio di Lobotka che lo costringerà a saltare il big match con la…

19 ore ago

Fatto fuori dagli Australian Open, Sinner è una furia: annuncio pubblico

Jannik Sinner sta vivendo ore particolari, attorno a lui monta l’incredulità dei tifosi che non…

22 ore ago

Terribile lutto in Serie A, dramma Del Piero: addio straziante

Alessandro Del Piero è uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano, purtroppo…

1 giorno ago