GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto) – Stagione 1979-’80, ultima ‘intera’ di Gianni Improta con la maglia del Napoli e in Serie A. Il 27 aprile di quarant’anni fa il ‘Baronetto di Posillipo’ scriveva l’explicit realizzativo nel massimo campionato e con la casacca partenopea. Era la ventottesima giornata e il ‘Ciuccio’ era impegnato all’Olimpico contro la Lazio (1-1 il risultato finale). Nato a ‘Città nuova’ il 22 gennaio 1948 e cresciuto nelle giovanili azzurre, Improta venne ceduto in prestito alla Spal nell’annata 1967-’68. L’esordio con il Napoli è datato 7 settembre 1969, in Coppa Italia. Ventuno giorni dopo debuttava in campionato, nella trasferta di Vicenza. Il 5 ottobre arrivava la prima da titolare, al Comunale di Torino: nel torneo antecedente il (primo) Mundial messicano ha messo insieme 23 presenze e tre reti. La stagione 1970-’71 sancì l’esplosione del ”Corso napoletano”, dove il Napoli arrivò terzo con la miglior difesa. Prima dell’importante match di San Siro contro l’Inter, Antonio Ghirelli scrisse: “Arriva il Baronetto di Posillipo”, coniando di fatto il soprannome di Improta. Dal punto di vista realizzato la miglior annata è stata la 1971-’72, con 6 reti in campionato. Sembrava destinato a diventare una bandiera del Napoli, ma nel 1973 arrivava la cessione alla Sampdoria che scatenò l’ira di alcuni tifosi, i quali scrissero su uno striscione: ”Si può vendere il Vesuvio, Improta no”. Dopo una stagione a Genova e una all’Avellino vestì per quattro campionati la maglia del Catanzaro. Nel 1979 il ritorno al Napoli, con la fascia di capitano al braccio. ”Il Baronetto di Posillipo” era convinto di chiudere la carriera con il ‘Ciuccio’ ma verrà ceduto al Lecce, in Serie B, complici gli attriti con il direttore generale Juliano. E così il 27 aprile 1980 Gianni Improta realizzava l’ultimo gol in A e con la maglia del Napoli.